I TG regionali hanno annunciato uno sciopero di 5 giorni ciò perché, secondo il Cdr, non si sta più rispettando il contratto di servizio pubblico. L’informazione sta diventando sempre più limitata e non si tende più a valorizzare quella territoriale.
“L’azienda sta nei fatti ridimensionando l’informazione del servizio pubblico da e per i territori, in aperta violazione del contratto di servizio che impone alla Rai di valorizzare le sedi regionali per salvaguardare l’informazione e l’approfondimento culturale nelle realtà locali“, recita la nota del Cdr dei TG regionali.
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La protesta dei TG per il poco personale
La protesta che parte dal Cdr dei TG riguarda il poco personale che viene impiegato per le testate regionali: “7 redazioni sono a meno 2 unità rispetto agli accordi firmati dall’azienda meno di 3 anni fa. A fine anno la testata avrà 39 giornaliste e giornalisti in meno. Senza contare le maternità che l’azienda da anni non sostituisce, beneficiando così di ulteriori risparmi“, si legge ancora nella nota.
Con l’approvazione di Usigrai, i TG regionali invocano quindi lo sciopero di 5 giorni. Lo scopo è anche quello di battersi per fornire un’informazione completa ai cittadini delle singole regioni. La Rai, come servizio pubblico, ha questo dovere. Come negli anni ha garantito un giornalismo completo, non solo al livello nazionale, oggi il Cdr ricorda che si ha ancora lo stesso obiettivo. La mancanza di organico non permette di continuare a svolgere questa missione allo stesso modo: “Una mobilitazione nell’esclusivo interesse dei cittadini per continuare ad assicurare una informazione regionale puntuale, autorevole e di qualità che può avvenire solo attraverso l’avvio di una nuova selezione pubblica per giornalisti“.
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