Obbligo o verità: meccanismo ripetitivo, Cucciari e Lucarelli salvano la serata

Obbligo o verità non decolla, tra tagli e momenti di estrema serietà il format non sa che piega prendere. Il tutto dipende dagli ospiti seduti al tavolo: Geppi Cucciari e Selvaggia Lucarelli hanno saputo movimentare un po' la serata

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Alessia Marcuzzi è andata in onda con un nuovo programma su Rai 2, Obbligo o verità. Per la prima puntata gli ospiti che si sono sottoposti al gioco sono stati: Martin Castrogiovanni, Anna Lou Castoldi, Geppi Cucciari, Paola Iezzi, Salvo Sottile, Herbert Ballerina, Selvaggia Lucarelli, Max Felicitas e Asia Argento.

Lo show si è presentato abbastanza monotono con dei giochi che hanno cercato di far venir fuori i lati più intimi dei personaggi presenti al tavolo. I momenti top della serata sono stati i Solo Tu, un format del gioco che prevede un protagonista che deve rispondere da solo ad alcune domande. Ci sono stati, però, alcuni montaggi e tagli che hanno spezzato il pathos di alcuni momenti.

Obbligo e verità: quello che non ha funzionato

Stando al format, a sorte viene scelto un personaggio e un obbligo o una verità. Nonostante le risposte dei vip possano risultare simpatiche e si creano dei veri e propri dibattiti, dopo il quarto intervento il format diventa monotono.

Se però da una parte lo show vuole essere leggero e donare una serata spensierata a chi guarda, dall’altra ci sono stati momenti in cui sono stati toccati argomenti molto importanti e seri, come l’amore tossico o il bullismo. Tutto ciò è stato fatto con voli pindarici o tagli improvvisi e ciò mette in difficoltà lo spettatore.

Geppi Cucciari e Selvaggia Lucarelli, con la loro ironia, non si sono risparmiate, hanno saputo “rompere gli schemi” e certe volte mettere in difficoltà la conduttrice stessa. A loro è stato dedicato un momento molto più lungo con più giochi e domande.

Ma gli autori del format hanno anche commesso un altro “terribile” errore, chiedendo, in base alla regola del gioco, ad Anna Lou quali uomini preferisse tra una serie di attori e cantanti, non tenendo conto del suo orientamento sessuale, che lei stessa, ad un certo punto, si è sentita costretta a rimarcare.

Inoltre è stato dato spazio a personaggi che provengono dal mondo del web ma senza un ruolo ben definito. In teoria servirebbero a creare degli sketch per rompere la monotonia, ma in realtà sembrano “messi a caso”, senza un ruolo preciso all’interno della scaletta.

Tirando le somme, il programma pare non seguire una linea precisa, ma sembra più una possibilità per la Marcuzzi di dimostrare di essere capace sia di trattare argomenti seri sia più leggeri.

Ma nella resa Obbligo o verità non funziona molto; soprattutto il tutto dipende dal cast della serata: senza personaggi ironici la puntata potrebbe risultare particolarmente noiosa. Il debutto del talk show sicuramente ha attirato la curiosità, ma nel secondo appuntamento verrà seguito allo stesso modo o Obbligo o verità si dimostrerà presto un progetto fallimentare?

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