In vista delle elezioni del Parlamento europeo previste per giugno, l’app di TikTok lancia una novità: una sezione dedicata alla campagna elettorale. Le notizie saranno verificate e validate e permetteranno agli utenti di rimanere aggiornati sulla vita politica e pubblica. Disponibile ad marzo, la sezione “Centro elettorale” sarà fruibile in tutte e 27 le lingue degli Stati membri.
TikTok si evolve in vista della campagna elettorale
“Ogni mese, in Europa oltre 134 milioni di persone scelgono TikTok e, molte di queste, voteranno alle prossime elezioni europee. Per aiutarle a distinguere con facilità fatti reali da quelli fittizi, il prossimo mese lanceremo un Centro Elettorale in-app in lingua locale per ciascuno dei 27 Stati membri dell’UE – ha affermato Kevin Morgan, responsabile dell’integrità e della sicurezza EMEA di TikTok – Grazie alla collaborazione con le commissioni elettorali locali e le organizzazioni della società civile, i Centri rappresenteranno per la community un luogo in cui trovare informazioni affidabili e autorevoli.“
Per garantire un’informazione libera e sicura, la piattaforma si servirà di 9 organizzazioni di fact-checking e di oltre 6mila persone che moderano i contenuti pubblicati sul social. L’intervento umano sarà affiancato da strumenti automatizzati con lo scopo di limitare la diffusione di fake news.
Il programma TikTok per contrastare la disinformazione
Una particolare attenzione sarà riservata ai contenuti creati con l’intelligenza artificiale: vietati i deepfake di personaggi pubblici che mettono in bocca ai VIP parole che non avrebbero mai detto o mostrano cose che non avrebbero mai fatto. In ogni caso, i contenuti creati con l’IA dovranno essere contrassegnati da un simbolo che ne espliciti la natura artificiale.
Questa operazione rientra in un quadro più ampio in cui le piattaforme social, quelle di e-commerce e in generale tutto il web, stanno mettendo in atto una manovra volta a garantire la sicurezza e la trasparenza delle informazioni che circolano. Quanto detto ha a che fare con il fact checking, con la gestione dei contenuti generati dall’IA quindi con il contrasto alla disinformazione mediatica.
