Dopo l’annuncio di Elon Musk di voler rendere X, ex Twitter, a pagamento per i nuovi iscritti, ora anche Meta lancia i nuovi abbonamenti in Europa, che permetteranno agli utenti di usufruire di Facebook e Instagram senza pubblicità. Una decisione arrivata per adeguarsi alle normative europee, dopo il verdetto della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che lo scorso dicembre ha decretato che l’azienda di Facebook non può utilizzare i dati personali degli utenti senza il loro esplicito consenso.
“Ci impegniamo a mantenere le informazioni delle persone private e sicure, ai sensi delle nostre normative e del Regolamento Ue sulla protezione dei dati”, così Meta annuncia che gli utenti potranno decidere se accedere ai contenuti senza pubblicità oppure continuare ad usare i social gratuitamente.
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I nuovi abbonamenti, che saranno in funzione a partire da novembre 2023, sono stati presentati in un comunicato ufficiale, in cui è stato presentato il tariffario e il funzionamento delle iscrizioni.
Il costo sarà rispettivamente di 9,99 euro al mese sul web o di 12,99 euro al mese su iOS e Android e l’abbonamento fino al 1° marzo 2024 sarà valido per tutti gli account, sia di Facebook che di Instagram, collegati al Centro gestione account dell’utente che lo sottoscriverà. A partire da marzo 2024, invece, ogni ulteriore account inserito nel Centro gestione account dell’utente avrà un costo maggiorato di circa 6 euro al mese sul web e di 8 euro su iOS e Android.
Una decisione che fa discutere, soprattutto per quanto riguarda la questione privacy. Il comunicato, infatti, spiega che coloro che decideranno di sottoscrivere l’abbonamento, non ricevendo più pubblicità sui loro profilo social, non saranno sottoposti alla profilazione dei dati. In breve, coloro che potranno permettersi di pagare la rata mensile saranno maggiormente protette, rispetto a quelle di coloro che decideranno di non farlo.
Sembra nullo, a questo punto, il commento dell’azienda di Mark Zuckerberg che ha voluto sottolineare che: “Crediamo fermamente in una internet gratuita supportata dagli annunci e continueremo a offrire l’accesso gratuito ai nostri prodotti e servizi indipendentemente dalle diverse disponibilità economiche”. Solo coloro che potranno permetterselo, infatti, saranno protetti dalla targhettizzazione delle pubblicità.
Social, i nuovi abbonamenti di X
Elon Musk, nel frattempo, continua a cambiare il volto dello storico social Twitter. Prima il cambio del nome in X, poi le varie decisioni sul funzionamento della spunta blu, infine qualche settimana fa la decisione di lanciare un abbonamento che permettesse di pubblicare post e interagire coi contenuti del social.
Oggi, però, arriva l’ennesimo cambiamento: il lancio di tre nuovi piani di abbonamento che avranno lo scopo di limitare le fluttuazioni del mercato, oltre che ovviamente generare entrate maggiori. Una soluzione che dovrebbe sopperire alla diminuzione degli inserzionisti pubblicitari sulla piattaforma, proprio a causa dell’instabilità causata dai continui cambiamenti operati dal Ceo di Tesla. Il valore della società, rispetto all’anno scorso, è dimezzato: da 44 miliardi a 20 miliardi di dollari.
I tre abbonamenti si distinguono per il prezzo e per ciò che garantiscono all’utente che li sottoscrive. Il più economico è l’abbonamento Basic, dal costo di tre dollari al mese, che include la possibilità di correggere i messaggi pubblicati e di condividere video più lunghi ma che non include la famigerata spunta blu. Poi l’abbonamento Premium, da 6 dollari, che include la spunta blu e che già era stato presentato negli scorsi mesi come Abbonamento Blue.
Infine, l’ultima novità in casa Twitter è l’abbonamento Premium+, da 16 dollari, che permette agli utenti di avere una maggiore visibilità dei loro post e che rimuove totalmente la pubblicità dalla loro Homepage, proteggendo così anche gli utenti di X dalla profilazione dei dati.
Decisioni che aggirano nuovamente le normative europee della privacy e che continuano ad esporre gli utenti ai pericoli del trattamento dei dati, ancora troppo poco regolato.
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