Robot che ballano e abbracciano: l’evoluzione inaspettata

Dalla California arriva un nuovo prototipo di umanoide capace di danzare e apprendere i movimenti per poi emularli

Redazione
3 Min di lettura

La tecnologia fa passi da gigante e ogni giorno penetra sempre più profondamente nella vita quotidiana, assumendo anche sembianze umane con l’obiettivo di migliorare il rapporto con l’uomo. Dalla University of California San Diego, un team di ingegneri ha presentato alla conferenza “Robotics: Science and Systems” a Delft, nei Paesi Bassi, un prototipo di umanoide dalle capacità straordinarie. Questo robot è in grado di eseguire movimenti espressivi, come ballare, salutare e persino abbracciare.

Il progetto

Si prevede che l’utilizzo di questi robot innovativi possa interessare industrie e il settore sanitario, coadiuvando il lavoro dell’uomo e sostituendolo in ambienti pericolosi. Xiaolong Wang, professore del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Informatica della Jacobo School of Engineering della UC San Diego, spiega che comportamenti simili a quelli umani rafforzano il rapporto con le persone. La sfida è anche cambiare l’idea che le persone hanno di questi strumenti tecnologici, vedendoli come amici collaborativi e non come nemici. Per raggiungere questo scopo, il team ha utilizzato un’ampia collezione di video di danza e motion capture. Questa tecnologia, già utilizzata nel cinema, registra i movimenti o le espressioni facciali e li trasferisce in un software per fornire movimenti ai robot, presi da persone reali.

Come sono stati creati i robot?

Le abilità dei robot sono sviluppate separatamente, dividendo la parte superiore del corpo da quella inferiore per migliorare la specificità e consentire la replicazione dei movimenti di danza, mentre la restante parte del corpo è concentrata a mantenere l’equilibrio. L’obiettivo è dimostrare che i robot possono svolgere funzioni rimanendo in piedi su qualsiasi tipo di terreno e inclinazione. Wang afferma che pur rimanendo un’unità integrata, la struttura del robot coordina entrambe le parti. Gli esperimenti sono stati condotti su un robot virtuale e su un robot reale gestito da un esperto che ne controllava velocità, direzione e movimenti. In futuro, il team prevede di inserire telecamere nella versione aggiornata del robot per renderlo completamente autonomo su qualsiasi tipo di terreno. Per ora, è importante specializzare la parte superiore per eseguire movimenti sempre più accurati, conferma Wang.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo