Il sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti ha deciso di istituire un gruppo di 13 esperti col compito di vigilare sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Una notizia che arriva poche ore dopo quella della nomina di Amato come presidente di un Comitato per lo studio dell’impatto dell’IA nei media. Un’assegnazione, quest’ultima, da parte del sottosegretario all’Editoria Barachini che però non era affatto piaciuta al Premier Meloni.
IA, il comitato di Butti
Già nei giorni scorsi Butti aveva annunciato la sua intenzione di creare un ente regolatore dell’IA, contando anche su un fondo nazionale per l’innovazione da 800 milioni di euro avviato con Agenzia nazionale sulla Cybersecurity (Acn) e Cassa Depositi e Prestiti per le piccole e medie imprese. Un’intenzione diventata realtà e che soddisferà il premier, poiché, grazie alla nomina del prefetto Bruno Frattasi al vertice dell’Acn e il nuovo consiglio d’amministrazione del fondo per l’innovazione costituito da nomi decisi da Giovanbattista Fazzolari, fedelissimo della Meloni, il comitato è di fatto in mano a Fratelli d’Italia. Non va dimenticato, inoltre, che lo stesso Alessio Butti fa parte di FdI.
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Questa commissione, però, è in parte diversa da quellavoluta daBarachini che dovrà vigilare sull’impatto degli algoritmi sul mondo dell’informazione, un compito che però è già svolto dall’IA Act che impone regole sull’utilizzo dell’IA nell’ambito dei media. Questo secondo gruppo di esperti, scelti da Butti, avrà invece tempo fino al 31 gennaio 2024 per stilare una serie di strategie a tutto campo sull’Intelligenza artificiale.
Intelligenza Artificiale, i nomi della commissione Butti
Nel decreto che nomina i componenti della Commissione, voluta da Butti, figurano 13 nomi di esperti del settore. Primo tra tutti il coordinatore del comitato, Gianluigi Greco, professore di informatica all’Università della Calabria e presidente di AixIA, l’associazione italiana per l’Intelligenza Artificiale.
Seguono Viviana Acquaviva, astrofisica e docente del dipartimento di fisica del Cuny Nyc College of Technology, Paolo Benanti, esperto di etica digitale e professore alla Pontificia università gregoriana, Guido Boella, vice Rettore vicario dell’Università di Torino, Marco Camisani Calzolari, divulgatore scientifico, Virginio Cantoni, professore emerito dell’Università di Pavia, Maria Chiara Carrozza, presidente del Cnr, Rita Cucchiara, docente del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
Poi Agostino LaBella, professore ordinario di Ingegneria economico-gestionale all’Università di Tor Vergata, Silvestro Micera, docente presso Ecole polytechnique federale de la Lausanne, Giuliano Noci, professore di Strategia e Marketing al Politecnico di Milano, Edoardo Carlo Raffiotta, professore di Diritto costituzionale nell’Università di Milano Bicocca e Ranieri Razzante, professore presso l’Università di Bologna e l’Università di Napoli Suor Orsola Benincasa.
IA, la commissione affiancata da Agid
Tale commissione sarà affiancata da una segreteria tecnica costituita presso l’Agenzia per l’Italia digitale (Agid), che avrà funzioni di supporto per l’elaborazione dei documenti necessari per il piano di strategia. La segreteria avrà anche il compito di elaborare il documento di sintesi finale da sottoporre a Butti entro il 31 gennaio 2024. La scelta è ricaduta su Agid proprio perché da tempo essa è stata indicata come l’Agenzia preposta ad occuparsi di Intelligenza artificiale.
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