Con il vostro irridente silenzio

Con il vostro irridente silenzio, in scena al Teatro Vascello dall'11 al 13 aprile, si basa sullo studio delle lettere dalla prigionia e sul memoriale di Aldo Moro, l’insieme delle carte scritte nei 55 giorni della sua prigionia. Fabrizio Gifuni, attraverso un doloroso e ostinato lavoro di drammaturgia, si confronta con lo scritto più scabro e nudo della storia d'Italia

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Al Teatro Vascello sarà in scena Con il vostro irridente silenzio dall’11 al 13 aprile.

L’ideazione e la drammaturgia dello spettacolo, che si basa sullo studio delle lettere dalla prigionia e sul memoriale di Aldo Moro, sono di Fabrizio Gifuni.

Con il vostro irridente silenzio si basa sullo studio delle lettere dalla prigionia e sul memoriale di Aldo Moro

Aldo Moro durante la prigionia parla, ricorda, scrive, risponde, interroga, confessa, accusa, si congeda. Moltiplica le parole su carta: scrive lettere, si rivolge ai familiari, agli amici, ai colleghi di partito, ai rappresentanti delle istituzioni; annota brevi disposizioni testamentarie. E insieme compone un lungo testo politico, storico, personale – il cosiddetto memoriale – partendo dalle domande poste dai suoi carcerieri.

Le lettere e il memoriale sono le ultime parole di Moro, l’insieme delle carte scritte nei 55 giorni della sua prigionia: quelle ritrovate o, meglio, quelle fino a noi pervenute. Un fiume di parole inarrestabile che si cercò subito di arginare, silenziare, mistificare, irridere. Moro non è Moro, veniva detto.

La stampa, in modo pressoché unanime, martellò l’opinione pubblica sconfessando le sue parole, mentre Moro urlava dal carcere il proprio sdegno per quest’ulteriore crudele tortura.

A distanza di quarant’anni il destino di queste carte non è molto cambiato.

Fabrizio Gifuni si confronta con lo scritto più scabro e nudo della storia d’Italia

Poche persone le hanno davvero lette, molti hanno scelto di dimenticarle. I corpi a cui non riusciamo a dare degna sepoltura tornano però periodicamente a far sentire la propria voce. Le lettere e il memoriale sono oggi due presenze fantasmatiche, il corpo di Moro è lo spettro che ancora occupa il palcoscenico della nostra storia di ombre.

Dopo aver lavorato sui testi pubblici e privati di Carlo Emilio Gadda e Pier Paolo Pasolini, in due spettacoli struggenti e feroci, riannodando una lacerante antibiografia della nazione, Fabrizio Gifuni, attraverso un doloroso e ostinato lavoro di drammaturgia, si confronta con lo scritto più scabro e nudo della storia d’Italia.

Si ringraziano Nicola Lagioia e il Salone internazionale del Libro di Torino, Christian Raimo per la collaborazione e Francesco Maria Biscione e Miguel Gotor per la consulenza storica.

Teatro Vascello

Via Giacinto Carini, n. 78 – Monteverde, Roma

Orario spettacolo

venerdì 11 aprile ore 21:00

sabato 12 aprile ore 19:00

domenica 13 aprile ore 17:00

Acquisto biglietti

Telefonicamente: 06 5881021 con carta di credito e bancomat abilitati

Biglietteria https://www.teatrovascello.it/biglietteria-23-24/ 

Tramite bonifico bancario a favore di Coop. La Fabbrica dell’Attore E.T.S. BANCA INTESA SAN PAOLO ag. Circ. Gianicolense 137 A di Roma iban IT28f0306905096100000013849

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https://www.vivaticket.com/it/ticket/i-fantasmi-della-nostra-storia-con-il-vostro-irridente-silenzio/237709

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