Roland Garros, Parigi ancora nella bufera per l’ordine pubblico 

Redazione
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Al termine di Nadal-Djokovic nuove polemiche da parte degli spettatori, già vessati prima della finale di Champions League. Sui social grandi critiche all’organizzazione del torneo: «Parigi vergogna». Taxi introvabili, se non a prezzi spropositati, corse di metro e bus interrotte alle 23. La Direzione del torneo: «Lavoriamo per una soluzione» 

Ancora polemiche a Parigi. Dopo il caos per l’organizzazione della finale di Champions League, ancora forti critiche per la gestione dell’ordine pubblico da parte delle Forze dell’Ordine transalpine, in questo caso durante il prestigioso Slam di tennis del Roland Garros.  

Brutte sorprese anche per gli spettatori che hanno assistito alla sfida fra Nadal e Djokovic. Dopo la partita, conclusasi all’1 e 15 di notte, il servizio pubblico delle metropolitane e dei bus era infatti sospeso in quanto fuori dall’orario lavorativo. Conseguenza di ciò, è stato il massiccio ricorso ai taxi ed al servizio di trasporto privato, come Uber, da parte dei tifosi presenti. Il risultato è stato un innalzamento spropositato dei prezzi ed un numero ingente di persone rimaste a piedi.  

Le prime polemiche, ovviamente aumentate dopo la partita, erano montate già prima del match fra i due tennisti. La scelta di far giocare la partita alle 21, ovviamente dettata da accordi televisivi, era stata criticata anche dai due protagonisti, consci delle difficoltà che avrebbero avuto i tifosi.  

Le maggiori critiche sono piovute sul social Twitter, dove molti degli sventurati tifosi hanno scritto messaggi contro gli organizzatori del torneo: «Vergogna» oppure «Pessimi a Parigi». Altri hanno preferito raccontare la propria esperienza: «Più di un’ora dopo la partita, c’è ancora molta gente attorno allo stadio di Roland Garros, tutti cercano di trovare un mezzo per tornare in albergo o a casa. In troppi sono rimasti senza taxi o mezzi per spostarsi, è inaccettabile».  

Furiosi anche i cronisti scozzesi e inglesi impegnati nel seguire l’evento tennistico. Fra i commenti più duri: «95 euro per fare due chilometri, veramente pietosi i tassisti parigini» e l’accento posto sull’interruzione del servizio pubblico di metro e bus alle ore 23, nonostante l’organizzazione di un evento sportivo di portata internazionale alle 21.  

La risposta degli organizzatori, dopo qualche ora di riflessione, è stata affidata alla direttrice del torneo, Amélie Mauresmo, che ha spiegato: «Dobbiamo organizzarci in modo migliore, forse sentiremo il Comune per allungare l’orario delle corse di metro e bus. Oggi non possiamo dire di più».  

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