Jasmine Paolini è scesa in campo come prima italiana di sempre a giocarsi una semifinale dei Miami Open, contro la bielorussa Aryna Sabalenka. Niente da fare però per la Paolini, che non riesce nell’impresa di superare la bielorussa e si deve inchinare al cospetto della numero 1 al mondo.
In campo, l’italiana non è riuscita a mascherare tutte le differenze fisiche che ci sono tra le due atlete e ha subito la potenza della Sabalenka. Il rovescio lungo linea di quest’ultima è stato per tutta la partita una spina nel fianco per Paolini. 6-2, 6-2 dopo una partita senza storia e Paolini costretta ad abbandonare il torneo a un passo dalla fine.
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L’altra semifinale femminile.
Insieme alla bielorussa arriva in finale la padrona di casa, Jessica Pegula. L’americana questa notte, non con fatica, ha eliminato la sorpresa del torneo Alexandra Eala. Torna a casa la 19enne filippina dopo aver vissuto una settimana magica a Miami. L’atleta è partita occupando il 140esimo posto nel ranking Wta ed è riuscita a trionfare contro Madison Keys, numero 5 e vincitrice dell’ultimo US Open, a tavolino contro Paula Badosa, numero 11, e contro la numero 2 Swiatek ai quarti di finale.
Ancora Djokovic
Per quanto riguarda il maschile, ai quarti di finale Djokovic esprime tutta la sua grandezza contro lo statunitense Korda con un 6-3, 7-6. È stata impressionante la partita giocata dal serbo al servizio: nei 9 game vinti al servizio (su 10 totali) Novak ha concesso all’americano solo 8 punti, senza mai rischiare di prolungare ai vantaggi. Altra semifinale raggiunta, dunque, per Djokovic che punta a portarsi a casa il settimo Miami Open della sua carriera. Prima però deve superare l’ostacolo Dimitrov, finalista l’anno scorso contro Sinner.
Berrettini resiste, ma non basta
L’eliminazione di Matteo Berrettini per mano di Taylor Fritz completa la serata amara per il tennis italiano. Il tennista romano si deve arrendere al terzo set dopo 2 ore e 44 minuti di partita e 8 match point in favore dell’americano.
7-5, 6-7, 7-5 il risultato finale di una partita equilibrata tra due giocatori che sicuramente hanno nel servizio il loro punto di forza. Da sottolineare la prova di Berrettini sul finire del secondo set: prima salva 2 match point sul 5-6 e, una volta conquistato il tie break, resiste ad altre quattro palle match prolungando la partita al terzo set. È poesia la palla corta con cui annulla l’ennesimo colpo con cui Fritz poteva chiudere l’incontro.
Ma la notizia positiva è che Berrettini è finalmente tornato dopo gli anni tormentati dagli infortuni. Prima di questa edizione non aveva mai vinto nemmeno una partita a Miami, mentre adesso può giocarsela anche contro i primi del ranking.
La corsa per il primo posto in ranking
La nota positiva per l’Italia viene dall’eliminazione di Zverev. Il tedesco cede contro Arthur Fils e per l’ennesima volta non approfitta della squalifica di Sinner per conquistare punti e colmare, così, la distanza che lo separa nel ranking dal primo posto dell’altoatesino. Resta ampio vantaggio conservato da Jannik e Zverev sarà costretto a portarsi a casa tutti i prossimi tre tornei (Montecarlo, Monaco e Madrid) se vorrà superare l’italiano prima che a questo finisca la squalifica.
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