Un altro torneo è giunto al termine e bisogna aggiornare nuovamente il libro dei record. Novak Djokovic ha trionfato allo US Open, battendo in finale un osso duro come Daniil Medvedev. Nole si è preso, così, la rivincita sul russo, il quale due anni fa, proprio sul cemento di Flushing Meadows, gli negò di realizzare il sogno chiamato Grand Slam. Questa volta la pressione era decisamente inferiore ed il nuovo numero uno del mondo ha giocato una partita perfetta, chiudendo in tre set.
Si tratta dello Slam numero 24 per Djokovic, il terzo in questa stagione dove il serbo ha perso solo la finale di Wimbledon contro Carlos Alcaraz per quanto riguarda le prove major. Dopo il successo Nole ha dimostrato tutta la sua sensibilità, prima lasciandosi andare ad un pianto di gioia, e poi omaggiando il grande Kobe Bryant, leggenda del basket scomparsa poco meno di 4 anni fa. Il serbo ha indossato una maglia con la scritta Mamba Forever e una foto di lui con l’ex cestita americano e, sulle spalle, il numero 24, quello con cui Kobe ha fatto le fortune dei Los Angeles Lakers, oltre ad essere gli Slam vinti da Djokovic.
Djokovic si vendica di Medvedev: finale spettacolare allo US Open
Il 3-0 lascia pensare ad una partita a senso unico, ma è stata un’altra grande finale dopo quella tra Djokovic ed Alcaraz a Cincinnati. Una partita durissima e combattuta fino alla fine, con Medvedev che poteva cambiare il corso della storia se avesse vinto quello splendido secondo set durato quasi due ore e concluso al tie-break, ma il russo non ha sfruttato il set point avuto sul servizio del serbo.
Il cinismo di Djokovic è venuto fuori per l’ennesima volta, la resilienza di Nole che non ha intenzione di cedere il passo alle nuove generazioni nonostante il prossimo anno compirà 37 anni: d’altronde “36 è il nuovo 26”, come dichiarato qualche tempo fa il numero uno del mondo. Il campione serbo ha raggiunto quota 24 Slam, diventando il tennista ad averne vinti di più in ambito maschile e femminile insieme a Margaret Smith Court, facendo un passo in avanti fondamentale nella sfida dei GOAT.
