Coppa Davis, i dubbi di Volandri: 9 pretendenti per 5 posti

Il capitano della squadra azzurra potrà scegliere un massimo di cinque giocatori per le Final Eight di Malaga, prevista dal 19 al 24 novembre: sono 9 i tennisti che dovranno convincerlo per un posto in squadra

Riccardo Siciliano
2 Min di lettura

L’Italia si prepara a difendere il titolo nella Final 8 di Coppa Davis a Malaga, in programma dal 19 al 24 novembre. Dopo aver chiuso in testa al Gruppo A, gli azzurri affronteranno nei quarti di finale una tra Argentina e Australia

Il capitano Filippo Volandri ha l’imbarazzo della scelta per le fase finali: ogni capitano può convocare cinque giocatori, ma con la possibilità di cambiarli liberamente fino a 24 ore prima dell’evento. Tornano a disposizione anche Jannik Sinner e Lorenzo Musetti, che hanno saltato la prima fase del torneo.

I candidati

Scontata la presenza di Sinner, che dopo la vittoria dell’US Open ha saltato le gare di Bologna per recuperare le energie necessarie per il finale di stagione. Il numero uno del mondo ha vinto 9 dei 10 incontri in singolare disputati in Coppa Davis, ma potrebbe risultare fondamentale anche nel doppio, come già accaduto in passato.

Salvo sorprese, verrà convocato anche Lorenzo Musetti (numero 19 del ranking), che ha vissuto un’estate da incorniciare con la storica medaglia di bronzo alle Olimpiadi e la semifinale a Wimbledon, persa contro Djokovic. Il cemento indoor non è la sua superficie preferita, ma i miglioramenti mostrati in stagione lasciano ben sperare.

Sarà difficile a casa questo Matteo Berrettini. Dopo i numerosi infortuni che lo hanno limitato negli ultimi mesi, il tennista romano ha vestito i panni del trascinatore a Bologna, con tre vittorie su tre partite disputate. In lizza per un posto anche i giovani Flavio Cobolli (numero 32), Matteo Arnaldi (numero 33) e Luciano Darderi (numero 41).

Non è da escludere la convocazione di Lorenzo Sonego (numero 50), giocatore con il quale Sinner gioca abitualmente in doppio. Infatti, l’altoatesino potrebbe essere schiarato non solo in singolare, ma, come accaduto lo scorso anno, anche in caso di risultato di parità sull’1-1. A farne le spese potrebbero essere Andrea Vavassori e Simone Bolelli, che a Bologna non hanno convinto appieno.

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