Jannik Sinner e l’Agenzia Mondiale Antidoping, WADA, hanno raggiunto un accordo per la risoluzione del caso riguardante il tennista italiano, con l’atleta che ha accettato un periodo di ineleggibilità di tre mesi per una violazione delle norme antidoping, dopo essere risultato positivo al clostebol, una sostanza proibita, nel marzo 2024.
La squalifica del numero 1 al mondo durerà, quindi, fino al 4 maggio, durante la quale l’azzurro salterà i Masters 1000 di Indian Wells, Miami, Monte Carlo e Madrid. Jannik potrà tornare in campo giusto in tempo per gli Internazionali d’Italia, che avranno inizio il 7 maggio.
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In virtù del lodo consensuale raggiunto è decaduto così il ricorso davanti al Tas, cancellando le udienze che erano in programma per il prossimo 16-17 aprile.
Le parole di Sinner
“Questa vicenda mi tormentava da quasi un anno“, ha dichiarato l’altoatesino in un comunicato aggiungendo che il processo sarebbe potuto durare ancora a lungo, con una decisione forse solo alla fine dell’anno. “Ho sempre accettato di essere responsabile del mio team e riconosco che le rigide regole della WADA sono una protezione importante per lo sport che amo” continua Sinner spiegando che su questa base, ha accettato l’offerta della WADA risolvendo il procedimento con una sanzione di tre mesi.
Al contempo, l’avvocato del tennista si è detto felice che Jannik possa “finalmente lasciarsi alle spalle questa dolorosa esperienza“. Jamie Singer, inoltre, ha spiegato come la Wada abbia confermato i fatti stabiliti dal Tribunale Indipendente. “È chiaro che Jannik non aveva alcuna intenzione, non era a conoscenza della situazione e non ha ottenuto alcun vantaggio competitivo“, rimarca il difensore ricordando che purtroppo sono stati gli errori commessi da alcuni membri del suo team a portare a questa situazione.
Binaghi:”Finisce un incubo”
“E’ la prima volta che una vergognosa ingiustizia ci rende felici perché il primo pensiero è per il ragazzo che vede finire un incubo“, lo afferma il Presidente della Fitp, Angelo Binaghi commentando l’accordo tra Jannik Sinner e Wada. “Questo accordo – rimarca il Presidente – tra le due parti certifica l’innocenza di Jannik, la sua assoluta non colpevolezza, e gli consente finalmente di rasserenarsi e pianificare il suo futuro“, che prevede, infatti, il rientro agli Internazionali BNL d’Italia a Roma “dove tutta l’Italia lo accoglierà come merita“.
Binaghi ha però sottolineato il rammarico che permane per tutto quello che Sinner ha dovuto passare nonché tutto il tempo trascorso con “questo macigno“. “Se non altro, – conclude il Presidente – questo sarà forse l’ultimo grande errore della Wada che, come sappiamo, ha già deciso di cambiare le regole che hanno costretto Jannik ad accettare un compromesso che anche se non riconosce alcuna sua responsabilità è veramente ingiusto“.
Il comunicato ITIA
L’organizzazione responsabile della salvaguardia dell’integrità del tennis professionistico ha dichiarato di aver riconosciuto l’annuncio della WADA riguardo l’accordo. “Il processo originale – spiega l’ITIA – è stato condotto in conformità con il Codice Mondiale Antidoping e il Programma Antidoping del Tennis. A seguito di un’indagine approfondita da parte dell’ITIA, con il parere di laboratori accreditati dalla WADA“.
L’organizzazione, inoltre, si è detta soddisfatta già del fatto che Sinner avesse dimostrato l’origine della sostanza vietata e che la violazione fosse involontaria, quindi, “l’esito odierno conferma questa conclusione“.
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