La seconda tappa del mondiale di MotoGp a Misano si è conclusa oggi con una gara che sin da subito ha regalato forti emozioni, colpi di scena e tensione.
Il gran premio ha avuto due momenti che si sono rivelati cruciali. Il primo è stata sicuramente l’inaspettata caduta dell’attuale campione del mondo, eroe di casa, Francesco “Pecco” Bagnaia, che dopo aver avuto alcuni problemi ed essersi fatto sfuggire la prima e poi la seconda posizione, era impegnato in una rimonta verso la leadership che sembrava essere possibile. L’altro momento decisivo è stato il sorpasso all’ultimo giro di Enea Bastianini sul leader indiscusso Jorge Martin, mentre stavano portando avanti da diversi giri un duello all’ultimo sangue.
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Sotto un cielo sereno, un regalo dopo giorni durissimi per la popolazione dell’Emilia Romagna impegnata con la catastrofica alluvione, la bandiera verde che dà il via al gran premio italiano ha da subito visto duellare i contendenti al titolo Martin e Bagnaia per la prima posizione. Al via Pecco riesce a mantenere la prima posizione, che si è assicurato grazie alle qualifiche di ieri, ma lo spagnolo è da subito apparso minaccioso, concludendo il sorpasso pochi giri dopo l’inizio.
Il campione del mondo entra poi in difficoltà e viene superato anche dal compagno di squadra Bastianini. L’italiano si avvicina sempre di più al leader, mentre Bagnaia entra in una fase di grande difficoltà. Davide Tardozzi, team manager del team ufficiale della Ducati, commenta la performance del suo pilota di punta dicendo che potrebbe “avere un problemino, non accelera come suo solito in uscita da curva 6”.
Durante l’inseguimento in atto da parte di Bastianini per la leadership, di colpo Pecco torna a far segnare tempi stratosferici, avvicinandosi ai duellanti, con la speranza del pubblico italiano di poterlo veder lottare di nuovo per la vittoria. Si pensa forse che i suoi non siano stati dei problemi, ma una gestione della gara, per poi dare tutto negli ultimi giri. Ma l’entusiasmo dura poco, dato che a 7 giri dalla fine lo spaventoso rumore di una moto sulla ghiaia rivela la caduta proprio del numero uno Ducati. Pecco si vede così azzerare il vantaggio che stava recuperando a Martin nella lotta per il mondiale piloti.
Gli ultimi giri sono caratterizzati dalla frenetica lotta tra Bastianini e Martin, che termina all’ultimo giro, quando l’italiano riesce, con una controversa manovra, a prendersi la leadership e a trionfare sul suo territorio acclamato dai tifosi italiani e regalando alla Ducati la 100esima vittoria in MotoGp. La Ducati festeggia inoltre il 6° titolo costruttori, il 5° consecutivo.
Lo spagnolo appare da subito imbizzarrito e manda segnali non del tutto gentili al vincitore. Ma tra i due torna subito la “pace”, dopo un veloce scambio di parole mentre sono ancora sulle moto nel giro di rientro. A beneficiare della caduta di Pecco è Marc Marquez, che sale sul podio in terza posizione. Martin chiude Misano con 24 punti di vantaggio da Bagnaia nel mondiale.
Le dichiarazioni post gara dei protagonisti
Dopo la gara, Bagnaia confessa di aver avuto un problema alle gomme: “È chiaro cosa non sia andato oggi, siamo sempre stati forti con la media usata e nei 15 giri iniziali la gomma dietro non funzionava. Dopo 15 giri ha funzionato, ma avevo spinto troppo prima e non ne avevo più. Alla caduta ho frenato 20 metri prima, ero abbastanza dritto, ma queste cose non devono succedere. È strano, perché capita che succedono cose fuori dal nostro controllo. Nelle ultime gare ho perso 5 punti e l’occasione di andare via. Il passo era per vincere, ma non c’è stato modo”.
Martin ha confessato che questa “è stata una gara molto difficile”, con il riminese che lo ha “spinto fuori pista”, non potendo reagire. “Penso di essere stato il più forte oggi, avrei meritato la vittoria”, ha aggiunto. “Non sono d’accordo col suo sorpasso. Se aveva intenzione di vincere lo avrebbe potuto fare in un altro modo, magari in maniera pulita. Io ho chiuso la staccata e non c’era spazio: lì o cadi o vai lungo. Se un pilota ti fa perdere delle posizioni allora va penalizzato. Ma in ogni caso rispetterò la decisione della direzione gara. Ciò significa che se io mi ritroverò la prossima volta nella stessa situazione di Enea, non dovrò subire penalità“ ha concluso.
Per Bastianini “Jorge è stato perfetto per tutta la gara. È stato molto difficile superarlo all’ultimo giro. Ho visto un piccolo spazio, ero un po’ al limite, ma l’ho passato. Non ho temuto mi chiamassero in direzione gara, è stato un sorpasso al limite. Quando giochi per la vittoria devi provarci, è stato al limite ma comunque corretto. La manovra è stata difficile, magari se la riprovo altre volte non va così, però è andata bene. È stato uno dei GP più belli della mia vita: gli ultimi giri mi si è acceso qualcosa”.
La vittoria di Bastianini, n.23 come Luca Salvadori
Il riminese Enea Bastianini vince con la Rossa a casa sua, nel suo territorio, consapevole che dal prossimo anno non potrà più festeggiare con il team italiano, dato che andrà in Ktm, rimpiazzato dal pluricampione Marc Marquez. Ma la sua vittoria di oggi non rende felice solo lo stesso Enea, dandogli una nuova ventata di sicurezza e speranza, e non rende felice solo gli italiani presenti a Misano e quelli a casa. Non rappresenta solo la 100esima vittoria Ducati nella classe regina e il conseguimento del mondiale costruttori.
La vittoria di Enea Bastianini, che porta il numero 23, non può non rendere un po’ più felici anche coloro che piangono Luca Salvadori, il pilota deceduto poco più di una settimana fa, che portava lo stesso numero, il 23. Come se fosse un omaggio, un ultimo saluto, prima di salutarlo definitivamente mercoledì 25, con i funerali che si svolgeranno a Milano.
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