Domani Jannik Sinner, l’italiano numero 1 del tennis, esordirà ai Champions, ovvero il torneo di Wimbledon. Oggi, durante il Media day, ha parlato di come si sente riguardo ai giorni che lo attendono. A dare il via al suo cammino nel torneo più prestigioso al mondo sarà la sua battaglia con il tedesco Yannick Hanfmann, il numero 95 della classifica ATP.
Le parole di Sinner
Ai microfoni di Sky Sport il tennista italiano ha detto di essere pronto fisicamente: “Meglio rispetto al Roland Garros e motivato a far bene. L’atmosfera qui è unica. Personalmente mi sento onorato ogni volta che entro in questo circolo. Sento la storia di Wimbledon. Mi sento un po’ diverso quando sono qua. I campi sono bellissimi, il Centrale ha una grande storia”.
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Sinner analizza le sue performance sull’erba tra Halle, dove ha giocato la scorsa settimana, e Wimbledon e dice che ovviamente è un’esperienza diversa: “Credere in te ti aiuta soprattutto sull’erba. La scorsa settimana è stata importante per me. Qui l’anno scorso sono arrivato in semifinale, so che posso giocar bene su questa superficie anche se chiaramente ogni anno è diverso e a Halle le condizioni non sono le stesse di qui. Essere testa di serie numero 1 o la classifica per me non fa testo, tutti qui vogliono vincere e dare il massimo”.
Il tennista ha poi dichiarato che sta cercando di capire su questi campi “cosa funziona meglio e cosa peggio. Io mi sento bene fisicamente. Arrivare in un grande slam sentendosi bene, per me è la cosa più importante. Non ho quei dubbi che ho avuto al Roland Garros”. Il tennista altoatesino ha poi confessato che nei giorni prima delle partite francesi non si sentiva al 100% come si sente invece in questi giorni.
Sinner ha poi affermato che domani dovrà fare i conti con un grande ostacolo, con un tennista molto difficile da battere, “ma forse ripartire subito al 100% è quello che mi serve”. Il numero uno del mondo del tennis ha poi concluso la conferenza parlando del tennis in generale, sostenendo che “è iniziato come un hobby ed è diventato un lavoro, anche se nella mia mente è ancora un passatempo. Adoro scendere in campo e giocare, e non c’è un posto migliore per farlo di un grande stadio pieno di tifosi. Mi ritengo molto fortunato, so anche cosa ho sacrificato per essere qui. E’ sempre un grande onore poter andare in campo e divertirmi, non do mai niente per scontato“.
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