Imane Khelif, ennesimo colpo per la pugile algerina: esclusa dai Mondiali femminili

Uno nuovo scontro tra l'IBA e Khelif, l'atleta algerina transgender. L'organizzazione che gestisce l'evento già lo scorso anno le proibì di partecipare al Mondiale perché non soddisfava i criteri di idoneità

3 Min di lettura

Imane Khelif di nuovo al centro delle polemiche: l’algerina è stata infatti esclusa dai Campionati del Mondo di Boxe Femminili 2025. La rassegna iridata, in programma in Serbia dall’8 al 16 marzo, non vedrà quindi la partecipazione della campionessa olimpica.

Ennesima sorpresa per il mondo della boxe dove l’IBA, l’Associazione Internazionale di Boxe, ha escluso la pugile Imane Khelif dai Mondiali femminili. L’associazione, guidata dal russo Umar Kremlev e non riconosciuta dal Comitato Olimpico, avrebbe preso la decisione dopo aver compiuto i test di ammissibilità di genere. Un ulteriore colpo di scena, dopo il 2024, per l’algerina colpita anche dalle parole di Donald Trump.

La posizione dell’IBA

Chris Roberts, segretario e Ceo dell’IBA, ha voluto ribadire la posizione già assunta lo scorso anno, mettendo in chiaro come ci saranno sempre i test d’idoneità di genere. Questi, secondo le parole di Roberts, sono svolti in maniera casuale nel rispetto di un regolamento che stabilisce i requisiti necessari per partecipare all’evento.

Proprio questi criteri sarebbero alla base dell’esclusione della campionessa olimpica, rea di non essere idonea e di non soddisfare i requisiti di ammissibilità. Si prospetta all’orizzonte un nuovo conflitto tra Khelif e l’associazione internazionale di Boxe.

Imane Khelif-IBA, storia di un rapporto complicato

Già alle Olimpiadi di Parigi 2024, infatti, l’IBA si era resa protagonista di un episodio controverso affermando come Imane Khelif non fosse idonea a partecipare. A stroncare quei test, definiti difettosi e illegittimi, ci pensò il Comitato Olimpico Internazionale che ammise sia l’algerina che il taiwanese Lin Yu-Ting. Tante le polemiche che si scatenarono, soprattutto dopo lo scontro con l’italiana Angela Carini, che provocò una spaccatura a livello internazionale.

Trump e quella citazione all’atleta algerina

Il neo presidente americano, Donald Trump, proprio nei giorni scorsi, ha emanato un ordine esecutivo per vietare che le atlete transgender gareggino con le donne in ambito sportivo. Immancabile il riferimento diretto a Imane Khelif con dure parole. L’algerina è stata definita “un pugile uomo che ha rubato la medaglia d’oro“. Ma l’attacco del Tycoon non si è fermato. A detta di Trump, l’atleta avrebbe, infatti, “brutalizzato le avversarie” costringendo l’italiana Angela Carini al ritiro dalla gara.

Nel corso del suo intervento, il presidente americano avrebbe, inoltre, citato Lin Yu-Ting dichiarando come “due donne che hanno completato la transizione hanno vito due medaglie d’oro“. Una versione che però non sembra abbia trovato fondamento negli atti.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo