La campionessa di scii Sofia Goggia rompe il silenzio dopo l’infortunio del 5 febbraio scorso. L’atleta era stata dimessa il 9 febbraio dalla clinica La Madonnina di Milano, dove era stata operata per l’intervento di riduzione della frattura scomposta pluriframmentaria del pilone tibiale destro subita in allenamento a Ponte di legno.
Sofia Goggia sui social
Sofia Goggia ha deciso di parlare dopo il grave infortunio, e lo fa tramite i suoi social, postando una foto in cui è ben visibile la cicatrice dell’operazione: “Se questo è il piano che Dio ha riservato per me, altro non posso fare che spalancare le braccia, accoglierlo e accettarlo. Questa frase, che già utilizzai prima di Pechino, non è mia ma di Elena Fanchini: la pronunciò durante un’intervista con la sua autentica genuinità quando venne a sapere della ricaduta del tumore. Mi sono ispirata a Lei, l’ho fatta mia“.
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“Ciò che fa male, davvero male, è quella lacerazione che sento dentro al petto, strappo che solo io posso avvertire radicato nel mio profondo, figlio del fatto di essere per l’ennesima volta a tu per tu con me stessa in una situazione del genere nonostante gli sforzi, l’impegno e le scelte lavorative affinché la possibilità che questo tipo di avvenimenti potesse accadere, si riducesse drasticamente – prosegue – Ti prometto che ce la metterò tutta per far sì che questo dolore terribile non sarà invano. Lo prometto a mio padre. E lo prometto a tutti voi”.
Chi è Sofia Goggia
Sofia Goggia è una sciatrice e campionessa olimpica nella discesa libera a Pyeongchang nel 2018, oltre che vincitrice di tre Coppe del Mondo e due mondiali. Nata a Bergamo il 15 novembre del 1992, è figlia di una professoressa di Lettere e di un ingegnere. La passione per lo sci la prende fin da piccola. Ad appena tre anni era già sulle piste di Foppolo poi è stata tesserata per lo Sci Club Ubi Banca Goggi che per il Radici Group, ma anche per il Rongai di Pisogne.
Questo non è il suo primo infortunio: nel 2012 la sciatrice ha avuto una frattura del piatto tibiale della gamba destra, nel 2014 un peggioramento del ginocchio, nel 2018 frattura del perone della gamba destra e nel 2020 frattura scomposta del radio del braccio sinistro.
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