Non accenna a placarsi la sfortuna che investe in toto il weekend ad Abu Dhabi di Charles Leclerc. Il pilota Ferrari, giunto negli Emirati con mira mondiali, quanto al titolo costruttori, e intenzionato a sottrarre il secondo posto a Norris nella classifica piloti, scatterà, infatti, penultimo nel GP conclusivo della stagione. A porre ancor più in salita la strada verso l’obiettivo, inoltre, ci pensano le ottime McLaren: Lando Norris e Oscar Piastri, infatti, scatteranno entrambi dalla prima fila.
Una sfida complessa, dipinta in settimana, divenuta una strada in salita dopo l’intossicazione alimentare del giovedì, trasformatasi poi nella ricerca di un’impresa in seguito alle 10 posizioni di penalità, così, diviene una vera e propria ricerca del più autentico dei miracoli Ferrari. Charles Leclerc al bivio con la storia, oscillante tra un’impresa leggendaria, altamente improbabile seppur non impossibile, ed una più quotata delusione, l’ennesima non in grado di aggiornare il dato alla voce mondiali costruttori dalle parti di Maranello, ancora fermo all’ultimo trionfo del 2008.
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Lando Norris e Oscar Piastri, nettamente i migliori del weekend sin qui, preparano una gara di oculata gestione, tallonati da Carlos Sainz, ferrarista all’ultima gara in rosso che scatterà dalla terza casella, pur senza essersi dimostrato, sin qui ad Abu Dhabi, potenziale minaccia reale per le McLaren. Seguono, in ordine, il campione del mondo Max Verstappen, Pierre Gasly, la prima Mercedes di George Russell, il penalizzato Hulkenberg (inizialmente quarto), Alonso, Bottas e Sergio Perez a chiudere i primi 10.
Leclerc e Ferrari, miracolo all’ultima chance
Scatterà 16° Lewis Hamilton, al canto del cigno con Mercedes in vista dell’approdo in Ferrari nel 2025, rilevando il sedile di Carlos Sainz. Il sette volte iridato britannico, infatti, ha visto interrompersi la propria qualifica già al Q1. Quanto al weekend nero di Charles Leclerc, infine, si è rivelato fatale il track limit violato nel giro che, in Q2, era valso al monegasco il miglior tempo di sessione. Una gara da ricostruire, non senza il determinante ausilio del compagno Sainz, per dare un’ultima chance al compimento del miracolo del riassorbimento dei 21 punti di vantaggio della McLaren in vetta alla classifica. Alle 14:00 di domenica si spengono i semafori, la sentenza alla pista.
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