Manca ancora qualche giorno all’Election Day degli Stati Uniti, ma la Formula 1 ha già il suo presidente e vicepresidente d’America: con una gara capolavoro tra performance in pista e strategia, la Ferrari regala una doppietta ai tifosi nel Gran Premio di Austin. Charles Leclerc, grazie a una partenza intelligente, mette in atto un dominio indiscusso per tutti i 56 giri, mentre Carlos Sainz riesce a restare attaccato al secondo, Max Verstappen, fino al pitstop, per poi superarlo con il gioco di strategia dell’undercut. Quella di ieri è l’87esima doppietta Ferrari nella sua storia in Formula 1.
Fondamentali per questo weekend anche i punti di vantaggio guadagnati da Max Verstappen nella classifica del mondiale piloti al suo unico avversario diretto Lando Norris. A cinque gare dalla fine il vantaggio dell’olandese è di 57 punti, quando negli ultimi weekend di gara la tendenza era stata un costante rosicchiare punti del pilota McLaren al campione del mondo in carica. Nella gara di ieri Max ha provato ancora una volta di essere un super pilota, nonostante la vettura non sia più al top come prima.
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Le dichiarazioni post-gara di Leclerc
Charles Leclerc si dice molto soddisfatto del lavoro che la squadra sta facendo, con le strategie, i pitstop e il passo gara: ieri ha funzionato tutto bene. “Sono molto contento di come è andata oggi con una doppietta, non potevamo sognare di meglio” dichiara nel post gara.
Entrando più nei dettagli racconta che in Curva 1 “è andata molto bene, era esattamente quello che volevo fare, abbiamo avuto un buon slancio. Sapevo che saremmo stati tutti vicini in curva 1”. Aggiunge che nella partenza della Sprint Race invece “sono stato vittima del trovarmi nel posto sbagliato al momento sbagliato”, mentre nella gara di ieri “ci ho guadagnato e questo ha aiutato molto il nostro primo stint perché avevo un gran ritmo”.
Nel secondo stint invece si è trattato di “gestire le retrovie, ma abbiamo fatto un ottimo lavoro, il ritmo della vettura era davvero molto buono”. Il monegasco ringrazia per questo gli ingegneri “che hanno lavorato come matti negli ultimi mesi per apportare gli aggiornamenti che abbiamo avuto a Singapore e nelle ultime gare e sembra che stiano dando i loro frutti”.
Il sogno di Leclerc e della Ferrari è ancora quello del titolo e ci credono eccome, nonostante manchino poche gare alla fine: “Ora puntiamo ancora al titolo. La strada è ancora lunga”, ma quello di Austin è un ottimo inizio in vista dei prossimi weekend di gara consecutivi.
Highlights Gp Austin
Sin da sabato la Sprint Race ha mostrato che ad Austin c’erano tutti i presupposti per una gara della domenica spettacolare. Infatti la gara breve è stata caratterizzata da una lotta fratricida tra i due piloti Ferrari, che ha tolto il fiato ai tifosi in diverse occasioni. Nonostante il dominio di Max Verstappen, il pilota Red Bull non ha allungato di molto, tagliando il traguardo a 3,8 secondi da Sainz che lo seguiva.
La gara di domenica prende il via alle 21, ora italiana, con le prime cinque posizioni occupate da Norris, Verstappen, Sainz, Leclerc e Piastri. Allo spegnersi dei semafori inizia da subito la lotta per la leadership tra Verstappen e Norris, della quale approfittano i piloti Ferrari. Leclerc riesce infatti a recuperare tre posizioni, mettendosi al comando già dopo la prima curva, infilandosi intelligentemente nello spazio interno lasciato dai duellanti.
Sainz invece sale in terza posizione, dando il via all’inseguimento di Verstappen, che riesce a passare, ma poi è costretto a ridare la posizione per evitare penalità. Per quanto riguardo il poleman Norris, ancora una volta perde la leadership in partenza, statistica che non mette sotto una buona luce l’unico avversario diretto di Max Verstappen al mondiale piloti.
Al giro 3 un’uscita in ghiaia di Lewis Hamilton costringe i piloti a stare dietro la Safety Car, fermando ogni tipo di azione in pista. La gara di Hamilton termina così precocemente, segnando un weekend tutto da cancellare, in una pista in cui ha vinto 5 volte durante la sua carriera. Alla ripresa della gara Leclerc riesce a mantenere la prima posizione, nonostante l’avvicinamento minaccioso di Max.
Al giro 9 Sainz accusa dei problemi che gli fanno perdere dei decimi dal pilota Red Bull e che presto gli uomini Ferrari al box riescono a risolvere. La Ferrari al 22esimo giro decide di movimentare la situazione in stallo nelle prime posizioni e chiamare Sainz per cambiare le gomme, giocandosi di fatto la seconda posizione con Max con la strategia dell’undercut. Verstappen risponde solo dopo qualche giro e Sainz riesce così a guadagnare la posizione sul campione del mondo.
Una volta fermatosi anche Leclerc, le due McLaren che non hanno ancora fatto lo stop, si ritrovano la pista libera e mostrano una grande velocità, che inizia a spaventare gli altri piloti. Con la sosta delle McLaren la situazione ritorna ad essere chiara con Leclerc al comando, Sainz secondo, Max terzo inseguito dalle aggressive vetture papaya.
Infatti l’ultima parte della gara è caratterizzata dalla caccia di Norris per raggiungere il podio e poi dall’aggressiva e spettacolare lotta tra il pilota McLaren e il pilota Red Bull, il quale mette in atto una difesa magistrale, chiudendo la strada a tutti i tentativi dell’altro di pilota di sorpassarlo. Norris riesce alla fine a spuntarla, ma gli vengono dati 5 secondi di penalità. Salgono così sul podio i due piloti Ferrari insieme al campione del mondo.
La gara degli altri nelle retrovie racconta invece di una grande rimonta di George Russell, partito dalla pit lane e terminato in 6 posizione, nonostante la penalità di 5 secondi per una lotta giudicata scorretta con Bottas. I piloti che sono spiccati per le azioni in pista sono sicuramente Nico Hulkenberg ottavo con la Haas, ma soprattutto i giovani Liam Lawson, che ritorna in F1 sostituendo Daniel Ricciardo in Racing Bulls, e Franco Colapinto con la Williams, entrambi in top ten ed entrambi davanti ai rispettivi compagni più esperti. La gara è stata infine caratterizzata anche dalle tante e controverse penalità che la direzione gara ha dato a diversi piloti per dei duelli giudicati scorretti.
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