Consiglio FIGC, salta la discussione per la riforma degli arbitri

Rinviata la riunione per la modifica del sistema elettorale dell’AIA. Gravina punge: “Situazione tesa, i vertici dell’AIA devono discuterne internamente”

Daniele Saccucci
2 Min di lettura

Clima molto teso presso il Consiglio Federale della FIGC, dove è stata formalizzata la decisione di rinviare la discussione sulla modifica dei Principi informatori del Regolamento dell’AIA, in particolare sulle modalità di scelta del presidente.

Il suddetto tema, fin da subito, si è rivelato ostico per la Federcalcio, viste le diatribe nate all’interno del mondo arbitrale.

Nei giorni scorsi, infatti, si era creato un forte malumore tra gli arbitri rispetto alla proposta da parte del presidente della FIGC, Gabriele Gravina, di individuare il presidente dell’AIA col suffragio universale di tutti gli associati aventi almeno diciotto anni.

Nel modello attuale, il sistema prevede che la scelta del rappresentante degli arbitri sia affidata ai 340 presidenti di sezione e delegati.

L’attuale presidente dei fischietti italiani, Carlo Pacifici, ha optato per la richiesta di rinviare la decisione. L’ultima parola spetterà comunque alla FIGC.

Si è espresso sulla situazione il presidente Gravina, il quale ha chiarito: “Ci sono situazioni all’interno dell’AIA che creano tensioni politiche, ringrazio comunque gli arbitri perché hanno mantenuto una professionalità encomiabile sotto l’aspetto tecnico”.

Gravina, in seguito, ha proseguito: “Pacifici ha chiesto un rinvio perché vuole affrontare il tema all’interno dell’AIA. Abbiamo optato per garantire questo tempo richiesto ma non abbiamo voglia di tornare indietro, rispetto a principi che sono di ampia democrazia e che hanno come obiettivo quello di eliminare la conflittualità in sede di elezioni AIA – ha poi concluso– mi vedrò con Pacifici, anche se prima dovranno discuterne internamente”.

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