Ciclismo, Pogacar il fenomeno vince ancora nelle Fiandre

Tadej Pogacar si porta a casa il suo secondo Giro delle Fiandre. Si conferma ancora il fenomeno del ciclismo: sono 8 le Classiche Monumento per lo sloveno. Nonostante la caduta ci prova fino a 20 km dal traguardo van der Poel, ma non riesce a stargli dietro e chiude terzo con 1 minuto insieme a Pedersen, secondo, e van Aert, quarto. Ottavo Ganna

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Giornata ricca di emozioni per gli appassionati di ciclismo. In Belgio il Campione del Mondo Tadej Pogacar vince per distacco l’edizione numero 109 del Giro delle Fiandre. Seconda successo per lo sloveno al traguardo di Oudenaarde, dopo la vittoria del 2023.

Talmente tanta la distanza con gli altri che il ciclista sloveno si è potuto permettere la passerella fino al traguardo. Il Campione del Mondo termina con poco più di un minuto di vantaggio davanti a Mads Pedersen, Mathieu van der Poel e al quarto Wout Van Aert. Chiude all’ottavo posto Filippo Ganna, focalizzato sulla Parigi-Roubaix della prossima settimana.

Fuggono in 8, cade van der Poel

La gara ha visto per un lungo tratto della sua durata un gruppo di 8 fuggitivi (Rory Townsend, Connor Swift, Marco Haller, l’italiano Alessandro Romele, Victor Vercouillie, Elmar Reijnders, Timo Roossen, Sean Flynn.) a partire da circa il 40esimo chilometro. Al chilometro 150 il vantaggio dei battistrada sugli altri aveva raggiunto addirittura 3’50”.

A 126 chilometri dal traguardo accade l’incredibile: finiscono a terra 15 corridori rimasti un po’ dietro nel pelotòn che rincorreva. Tra quelli caduti ci sono anche il campione dell’ultima Milano-Sanremo van der Poel e il compagno di squadra di Pogacar, Tim Wellens. Per fortuna non ci sono conseguenze per il campione olandese che si rimette in sella.

Gli italiani in testa nel gruppone

Intanto il gruppo degli 8 fuggitivi perde qualcosa e il loro vantaggio scende sotto i tre minuti: a 100 km dal traguardo lo scarto sul nuovo quartetto di attaccanti è di 1’18”. Quasi due minuti dietro ci sono Pogacar e van der Poel, ritornato alla grande nel cuore della gara. I due campioni a ogni chilometro stanno rosicchiando secondi al gruppo di testa.

Rallentano gli 8 e vengono raggiunti: si crea un gruppone da 14 in testa. Protagonisti di questa fase di gara sono 3 italiani, Trentin, Ganna e Ballerini. Ma il vantaggio sul gruppo di Pogacar, van der Poel e anche Wout Van Aert continua a scendere. Ora i secondi sono 50.

I campioni del mondo in testa

Dopo il Paterberg sono Pogacar, Pedersen e van der Poel a portarsi avanti. Agli attacchi straripanti dello sloveno hanno risposto gli altri due con la stessa determinazione. I tre campioni del mondo dopo il Taaienberg, si portano a 15″ dai primi inseguitori. Perdono campo Ganna, Ballerini e Trentine ormai lontani 40″.

Sono 5 nel gruppo di testa. Insieme a Pogacar, van der Poel e Pedersen si inseriscono Stuyven e Van Aert. Quest’ultimo ci prova e prende 3 secondi sugli altri, ma Tadej Pogacar decide di dare lo scossone a questo Giro delle Fiandre.

Pogacar sale in cattedra

Sull’Oude Kwaremont, a 20 km dall’arrivo, Tadej decide che è il tempo di volare: attacca, stacca tutti e lascia il vuoto dietro dietro di sé. Con quest’azione si assicura un bel vantaggio che aumenterà nel tratto finale in piano fino al traguardo.

Il Campione del Mondo in carica finisce con un 1’01” di anticipo sugli inseguitori e si dimostra per l’ennesimo volta un fenomeno del ciclismo. Con il successo di oggi conquista la sua ottava Classica Monumento: 4 Giri di Lombardia, 2 Liegi-Bastogne-Liegi e 2 Giri delle Fiandre.

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