Sapir Berman, la prima arbitra trans ad dirigere una partita di calcio internazionale: ecco chi è

Il mondo del calcio può essere pronto ad una svolta. Sapir Berman ha arbitrato la partita Irlanda del Nord - Montenegro ed è stata la prima arbitra transgender ad arbitrare un match internazionale

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Il mondo del calcio è pronto all’ennesima rivoluzione che potrebbe cambiare radicalmente il corso della storia. Infatti, Irlanda del Nord – Montenegro, sfida valida per le qualificazioni agli europei femminili Under 17, è stata diretta ieri 17 marzo da un’arbitra transgender.

Il nome corrisponde a Sapir Berman, 30 anni, che è diventata la prima donna trans ad arbitrare una partita internazionale di calcio. La prima partita diretta, però, risale al 2018 in un match di élite maschile. Nel 2021 iniziò la transizione, mentre lo scorso weekend ha diretto il match del campionato israeliano tra Maccabi Tel Aviv e Hapoel Haifa.

Berman: “Ogni sogno è possibile”

Sull’importante designazione arbitrale, è intervenuta proprio Sapir Berman che si è detta orgogliosa di essere arbitra internazionale, ma è soprattutto “l’opportunità di continuare a fare ciò amo, nel mondo che mi ha plasmata”.

L’arbitra si è poi soffermata sul profondo significato che questa designazione potrebbe avere. “Difendere le mie sorelle della comunità Lgbtqia+ e mostrare che ogni sogno è possibile – ha aggiunto Berman – può avvenire grazie ad un potente strumento come lo sport professionistico”. A tal proposito, ha ribadito come “si invia un forte messaggio e ciò che conta davvero è l’impegno e il talento”.

Una svolta in un momento complicato per l’inclusione delle persone transgender

Nel 2018 l’inglese Lucy Clark fu la prima persona transgender al mondo ad arbitrare una partita del campionato semiprofessionista inglese, ma mai in campo internazionale. Per quanto riguarda Sapir Berman, l’arbitra transgender è da 14 anni che dirige le partite della massima divisione israeliana dove è diventata presto un simbolo di inclusione.

La designazione arbitrale arriva in un momento cruciale per il tema dell’inclusione delle persone transgender. Se da una parte l’amministrazione Trump ha introdotto restrizioni per le atlete transgender, in Canada, invece, sono stati promossi dei regolamenti che favoriscono l’inclusione. Il CIO, Comitato Olimpico Internazionale, ha lasciato carta bianca alle varie federazioni sportive per decidere sui criteri di eleggibilità. La FIFA sta lavorando su nuove linee guida, mentre il World Athletics ha una linea più rigida.

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