Roma-Genoa, all’Olimpico Lukaku firma ultimo atto della stagione

Si è chiusa la stagione calcistica all'Olimpico e per la società è tempo di bilanci. Per noi della SUD si apre invece un vuoto da riempire, perché senza quella maglia in campo non sappiamo stare

Francesco Dorascenzi
5 Min di lettura

The last dance, l’ultima gara dell’anno in casa è sempre un colpo al cuore. Una mazzata, un boccone amaro che ti lascia un vuoto dentro. Un vuoto da riempire con i cori, con gli abbracci che nascono spontanei quando la rete a gonfiarla è uno con la maglia giallorossa. Un vuoto da riempire anche con il fischietto di turno che ci penalizza con decisioni che nulla anno di neutrale.

Sarà un’attesa lunga, un quarto di anno dove i nostri sogni saranno catturati dalle voci e dai colpi di mercato. Passeremo il tempo a rincorrere le cazzate acchiappa like, tra chiacchiere e segreti di pulcinella, tra valutazioni e speranze. E in fondo già lo sappiamo che sulla carta saremo i migliori, ma questa volta con la garanzia che a metterci la faccia sarà un certo Daniele De Rossi, uno che la Roma l’ama e la vuole vincente. In perfetta sintonia con noi della SUD, che mai faremo mancare il nostro sostegno.

Noi i tre punti del tifo, voi quelli di testa e cuore

La Roma che scenderà in campo, quella dei ragazzi che danno sempre tutto loro stessi, ci ritroverà puntuale a sostenerla. Noi vi diamo continue prove d’amore e il prossimo anno vi chiederemo di somigliarci ancora di più: dal fischio d’inizio a quello finale vi vogliamo tosti, concentrati e vincenti. Noi della SUD prendiamo sempre i tre punti del tifo, voi ogni partita dovrete prendere i tre punti di testa e cuore.

Maglie sudate e schieramento a testuggine: voi gladiatori in campo e noi della SUD pronti ad offrirvi il nostro abbraccio ed il nostro sostegno. In questi tre mesi di attesa interminabile il nostro sogno rincorrerà anche il vostro, di quelli che resteranno e dei nuovi che arriveranno, in campo e sugli spalti. Un sogno che rincorre il sogno di ogni tifoso, quel sogno custodito nel cassetto che potrebbe esplodere con la forza di cento atomiche, come solo la CURVA SUD sa e può fare.  

Calato il sipario all’Olimpico, noi della SUD siamo già pronti a ripartire

Ieri in CURVA SUD il clima era abbastanza triste e a rallegrarlo è servita la zuccata vincente di Lukaku. Era la giornata dei saluti, degli abbracci e di un appuntamento che non bucheremmo mai: rivedere la Roma in campo e tornare a tifare.

 È stato il giorno del saluto a Giacomo e ad Andrea, due ragazzi di Ostia che prima di ieri non sapevo neanche come si chiamassero. Ma in SUD le cose vanno così. Ad ogni gol ci si abbraccia come fossimo fratelli di sangue. È stato così anche con l’abbraccio a Jacopo, un fratello che ho conosciuto all’interno della curva e che nessuno mi porterà mai via.

Il campionato chiude i battenti ed è tempo di riavvolgere il nastro

Ieri abbraccio collettivo e foto di rito alla fine del match con il gruppo di fratelli che si sono accompagnati spalla a spalla, contro ogni vento nemico. Un gruppo che ha vissuto insieme gioie infinite. Anche questa stagione si porta via soddisfazioni e rimpianti.

Il rimpianto di Leverkusen e la gioia della doppia sfida con il Milan; il rimpianto del derby di coppa e la rivincita presa in quello di campionato. Fino a gennaio è stata la stagione di Mourinho, salutato con le lacrime agli occhi. E la stagione di Daniele, che in Sud abbiamo accolto come si fa con un fratello maggiore che torna a casa. Ed è anche stata la stagione delle certezze, dei ragazzi della SUD che nonostante tutto non ti lasceranno mai.

Le ore che ci separano dal 17 agosto non faranno che aumentare il desiderio di rivedere la Lupa in campo, perché c’è sempre un’altra stagione da onorare.

To be continued.

FORZA ROMA!❤️

© Riproduzione riservata

Condividi questo Articolo