Il calciomercato non fa prigionieri, a ragion vedute non ne ha mai fatti e se un giocatore è scontento è il caso di lasciarlo andare. Niente di più semplice per il Chelsea, soprattutto perché è proprio il club inglese a voler trovare quanto prima una sistemazione a Romelu Lukaku, l’attaccante “mercenario“, così già definito aspramente in questa calda estate di trattative. Il giocatore non ha brillato al rientro in Premier League appena due stagioni fa, riaccolto dal pubblico dello Stamford Bridge come fosse un Messia tornato nella sua Gerusalemme; ma nessun miracolo si è visto ed in quanto a gol, bocca taci.
E, allora, il rientro alla “sua Inter” doveva far pensare ad un innamoramento in fin dei conti mai terminato, nonostante la nuova sbandata inglese appena un anno prima, lo abbiamo detto; il nerazzurro riabbraccia il belga – che ci mette anche più di qualche mese a tornare il rapace d’area della prima stagione italiana – e, quando poi ci si poteva – finalmente – risposare, riecco il solito Lukaku, “fotografato” a più riprese a flirtare con la truppa di Giuntoli, quella più detestata dalla corazzata inzaghiana.
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“Lukaku, allora lo fai apposta?!”
” E allora lo fai apposta?!” sintetizziamo. E l’amore si rompe, e in quanto a cuori infranti, a Milano la delusione si tramuta in rabbia, al punto di non voler più vedere Lukaku neanche per un aperitivo, che li dalle parti di Milano non è mai passato di moda. Per giunta, niente accordo con la Juventus, viste le difficoltà a liberarsi di Vlahovic, che non ha richieste da nessuna parte, figuriamoci da Londra. Insomma, un latin lover che, improvvisamente, si ritrova solo, costretto ad allenarsi per conto proprio, con la speranza di cogliere qualche opportunità dell’ultima ora.
L’Inter non ci pensa più – naturalmente – la Juventus non può continuare il corteggiamento sotto gli occhi della prima moglie serba, il Milan ha suggestionato solo tanti lettori creduloni, e allora chi rimane? Perché Big Rom ha già ampiamente palesato la voglia di tornare in Serie A, li dove è già stato fin troppo bravo a dimostrare di essere un centravanti con la C maiuscola; come in ogni favola che si rispetti, mentre la cicala canta, la formica vince e, in questo scenario da mille e una notte, ecco spuntare Tiago Pinto e, naturalmente, la Roma. Anzi, Josè Mourinho e la sua Roma. Quella che non ha i soldi ma che ha una strategia, forte e prepotente ora che manca così poco alla fine della sessione estiva di trattative.
Lukaku, favola di Roma ma Tiago Pinto prende Azmoun
Nella giornata di oggi, però, ecco il colpo di grazia a tutti quei tifosi che hanno davvero creduto che l’affare Lukaku si potesse realizzare: Tiago Pinto nella notte, con uno dei suoi amati blitz, brucia il Milan e si porta a casa Azmoun, quell’iraniano del Bayer Leverkusen, di cui si sa così poco ma che, osservando i numeri realizzativi in Bundesliga ed in nazionale, può anche far esaltare una piazza alla disperata ricerca di un nuovo numero 9 da affiancare alla Joya. Perché 66 gol in circa 110 gare disputate, sono numeri da record, non c’è alcun dubbio. E, poi, a Mourinho è sempre piaciuto.
Non è un mistero quell’abbraccio rifilato dallo Special One all’attaccante iraniano, al termine della semifinale di ritorno di Europa League, che permise alla Roma di andarsi a giocare le proprie carte con il Siviglia ( non riapriamo una ferita aperta, per carità, questa è un’altra storia); un abbraccio che, conoscendo il tecnico portoghese, sa tanto di dichiarazione. Ma, tentando tra queste righe di scovare il lieto fine, ecco che come in ogni fiaba che si rispetti, ci si accorge di essere giunti al momento di svolta e non al termine di una nuova storia di calciomercato. Perché Mourinho ne ha chiesti due di attaccanti e, visto il più recente fallimento bergamasco con lo Zapata sfiduciato, ecco che sarebbe proprio Lukaku l’ultimo innesto di questa Roma.
Adesso è Lukaku che vuole la Roma, incredibile
Lukaku si è offerto ai giallorossi, questa volta sul serio. Lo strappo Azmoun, infatti, accadeva nello stesso momento in cui l’avvocato Ledure – che sta girando il mondo per piazzare il proprio assistito – aveva formalmente accolto una possibile proposta giallorossa. Il nodo, per giunta, si sarebbe sciolto proprio grazie all’intervento di Lukaku che, ricordando il troppo poco tempo passato con Mourinho ai tempi del primo Chelsea di Big Rom (fu ceduto all’Everton nel giro di pochi giorni), avrebbe deciso di affidare il proprio rilancio europeo alla concretezza tecnica e tattica dello Special One.
Una svolta assoluta per il mercato della Roma, già ghiotto dopo gli arrivi fondamentali di Paredes e Renato Sanches che, dopo la prima contro la Salernitana, hanno già dimostrato di pretendere un posto da titolare; con questo Aouar, poi, di cosa parliamo: la Roma ha sicuramente condotto una campagna acquisti eccellente, di grande caratura tecnica e, clamorosamente, a costo zero. La ciliegina potrebbe essere proprio Lukaku, per i sogni della piazza giallorossa che, intanto, vuole ufficializzare Azmoun e attendere il 1 settembre per provare a chiudere in extremis una trattativa già definita troppo complicata, piuttosto improbabile. Peccato, però, che il calciomercato non fa prigionieri (appunto) e, quando il tempo scarseggia, una richiesta di 40 milioni può trasformarsi – davvero – in un prestito secco per alleggerire il fallimento. Questo il Chelsea lo sa bene e, più importante, ne è già fin troppo convinto Tiago Pinto che, supposizioni a parte, adesso attende fiducioso il nuovo – possibile – blitz europeo.
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