Un Milan rimaneggiato, per necessità e volontà, passa di misura a Verona. Basta, ancora una volta, il solito Tijjani Reijnders a Paulo Fonseca. Fofana inventa, l’olandese trasforma e l’asse portante rossonero tiene nuovamente a galla la squadra. Il tifo, tuttavia, non ferma la propria contestazione: dai giocatori alla società, tutti nel mirino.
I cori intonati sono gli stessi di San Siro, della serata meneghina del red carpet alla festa per i 125 anni. I calciatori rei di scarso impegno, attaccamento e volontà; la società, nuovamente, carente di ambizioni e capacità. La frattura tra le parti appare via via più insanabile, fatto salvo Fonseca. Sul conto del tecnico lusitano né cori né fischi, se questo può dirsi fattore positivo, dal tifo organizzato, all’ex Lille ci pensano i media: l’ombra lunga di Allegri & Co. avvolgono Milanello, si attende la caduta del Milan.
Leggi Anche
© Riproduzione riservata