Platini, assolto l’ex presidente dell’UEFA dall’accusa di frode: cadono le accuse anche per Blatter

Dopo quasi 10 anni di indagini, si conclude l'incubo per Michel Platini e Joseph Blatter. I due ex numero uno di UEFA e FIFA sono stati ulteriormente assolti dalle accuse di frode. La procura, ad inizio marzo, aveva chiesto una pena detentiva di 20 mesi

3 Min di lettura

Da Muttenz, zona nord-ovest della Svizzera, arrivano delle grandi novità per Michel Platini e Joseph Blatter. Dopo circa 10 anni di indagini e un’assoluzione di primo grado, i noti dirigenti sportivi sono stati nuovamente assolti in appello dai tribunali svizzeri. Sugli ex presidenti di UEFA e FIFA pendeva un’accusa di frode.

Nel mirino uno scambio di soldi

La vicenda affonda le proprie radici nel lontano 8 ottobre del 2015. A seguito delle indagini della magistratura svizzera, i due dirigenti sportivi vennero sospesi per 90 giorni dal Comitato etico della FIFA. Gli inquirenti accusavano Michel Platini di aver percepito illegalmente 2 milioni di franchi svizzeri da Joseph Blatter nel 2011 per delle consulenze svolte tra il 1999 e 2002.

Il 21 dicembre del 2015 il Comitato etico della FIFA squalificò entrambi per 8 anni, poi ridotti a 6 e sui dirigenti sportivi pendeva quindi l’accusa del reato di corruzione. Nel 2016 Platini ricorse al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna e la squalifica venne ulteriormente ridotta a 4 anni. Nonostante la riduzione, l’ex campione della Juventus si dimise dal ruolo di numero uno dell’UEFA, stessa sorte toccò a Blatter che rassegnò le dimissioni, un anno prima, da presidente della FIFA. Inoltre, il 25 maggio del 2018 la giustizia elvetica scagionò Platini da ogni accusa.

Per Platini e Blatter cadute tutte le accuse

A inizio marzo di quest’anno, la Procura elvetica, in un filone d’inchiesta riguardante l’assegnazione del Mondiali del 2018 e 2022 alla Russia e al Qatar, aveva chiesto una pena detentiva con la condizionale di 1 anno e 8 mesi. L’accusa per Platini e Blatter verteva sui reati di truffa, falso in documenti e gestione infedele per presunte irregolarità.

Come in primo grado, anche nel 2022 la Corte d’Appello straordinaria del Tribunale penale federale non aveva accolto la richiesta della Procura. I due ex massimi dirigenti avevano sempre ribadito la loro innocenza e avevano visto nel caso giudiziario un modo per rimuoverli dal potere. “Il motivo dell’attuale procedimento era unicamente quello di impedire a Michel Platini di diventare presidente della FIFA”, ha chiosato Dominic Nellen, l’avvocato dell’ex massimo dirigente dell’UEFA.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo