Il processo delle presunte plusvalenze fittizie riguardanti la Juventus si arricchisce di nuovi elementi. A far notizia è il notevole numero di parti civili che si costituiranno nel procedimento che si svolgerà a Roma. Diversi gli indagati, tra cui uomini simbolo della società juventina.
Processo Juve, 200 le parti civili che si costituiranno
Nel processo che coinvolge la Juventus, il gup di Roma, Anna Maria Gavoni, ha ammesso le istanze presentate da circa 200 azionisti che si costituiranno parte civile. Oltre alla Consob, sono state ammesse le richieste anche da parte del Codacons, dell’Associazione Consumatori e del fondo libico Lafico.
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Contrariamente sono state rigettate le richieste di coloro che, presentata la richiesta ai sensi della Legge 231, volevano essere parti civili contro l’attuale assetto che sta a capo della società Juventus.
Tra gli indagati anche l’ex presidente Agnelli
Il procedimento vede 10 imputati e a far notizia sono i nomi dell’ex presidente Andrea Agnelli, del suo vice Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici. Le accuse, conseguenza dell’inchiesta denominata “Prisma” e che portò al rinvio a giudizio degli indagati, sono quelle di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni.
Tra le accuse più gravi vi è l’ipotesi che siano state compiute delle plusvalenze fittizie e manovre sugli stipendi dei propri calciatori nel pieno dell’emergenza Covid. Sul lato sportivo la Juventus, durante la stagione 2022-23, pagò con una penalizzazione di 10 punti che le minò l’accesso alla Champions League.
Caduta la competenza territoriale a Torino, il processo si farà a Roma
La Cassazione, dichiarata l’incompetenza territoriale di Torino lo scorso 6 settembre, ha ordinato che la trasmissione degli atti venisse notificata a Roma. Il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini ha affidato l’indagine, con relativo fascicolo, ai pm Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, specializzati nei reati di natura economica. L’udienza è quindi stata aggiornata al 4 marzo.
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