Mancini lascia l’Italia: dalla novità Spalletti, al ritorno al passato con Conte

Roberto Mancini si è ufficialmente dimesso dal ruolo di ct dell’Italia. Nei prossimi giorni verrà annunciato il nome del sostituto, con Conte e Spalletti i profili più quotati

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Come un fulmine a ciel sereno è giunta la notizia delle dimissioni di Roberto Mancini dalla guida dell’Italia. Il tecnico ha lasciato il ruolo dopo 5 anni in cui spicca l’Europeo vinto nel 2021, ma anche la grossa delusione del Mondiale in Qatar mancato. Ha preso via, quindi, il totonomi, con i tifosi che attendono di scoprire chi sarà a sostituirlo; Conte e Spalletti i profili più suggestivi.

Dimissioni Mancini: dissapori con Gravina?

Tramite un comunicato ufficiale, la FIGC ha annunciato le dimissioni di Roberto Mancini come tecnico della Nazionale italiana, ricevute nella tarda serata di sabato 12 agosto. “Si conclude una significativa pagina di storia degli azzurri, iniziata nel maggio 2018 è conclusa con le Finali di Nations League 2023” si legge nel comunicato, che ricorda anche “la vittoria ad Euro 2020: un trionfo conquistato da un gruppo nel quale tutti i singoli hanno saputo diventare squadra”.

Come riporta Sky Sport, a pesare sulla scelta dell’ex ct sarebbero stati i cambiamenti attuati da Gravina nell’assetto delle nazionali, considerati solo di facciata e senza un progetto che li sostenesse. In generale, comunque, sembra non esserci una motivazione univoca alla base della decisione di Mancini, ma un insieme di fattori, tra cui anche le esigenze e la poca collaborazione dei club.

Italia, Conte e Spalletti in pole

La FIGC ha comunicato che nei prossimi giorni renderà noto il nome del nuovo ct della Nazionale. Tutt’Italia è quindi in attesa di scoprire chi sarà il successore di Mancini con Antonio Conte e Luciano Spalletti che sembrano in pole. L’ex tecnico della Juventus, infatti, si trova attualmente senza squadra e per lui si tratterebbe di un ritorno sulla panchina azzurra, che aveva guidato dal 2014 al 2016.

Spalletti, invece, ha lasciato il Napoli, dopo lo storico scudetto ottenuto lo scorso anno, e, anche se ha dichiarato di volersi prendere un anno sabatico, in molti hanno collegato l’addio ai partenopei con la panchina dell’Italia vacante. Affianco ai nomi di maggiore esperienza, però, sullo sfondo restano profili nuovi come quelli di Cannavaro e Gattuso, o De Rossi che aveva già collaborato nello staff di Mancini.

Spalletti
Spalletti

Italia, dalla gloria europea alla delusione mondiale: l’era Mancini

Si è quindi conclusa dopo 5 anni l’era Mancini. Il tecnico ex Inter era approdato sulla panchina dell’Italia dopo la delusione della mancata qualificazione al Mondiale del 2018 ed era riuscito a risollevare la squadra, fino a portarla alla storica vittoria di Euro 2020, affianco al compagno di mille avventure Luca Vialli.

Un’onda di entusiasmo che si è poi allargata anche al terzo posto conquistato in Nations League sempre nel 2021, ma che è stata interrotta la primavera seguente. Il 24 marzo 2022, infatti, la Nazionale italiana è uscita sconfitta dallo spareggio contro la Macedonia, dovendo rinunciare al Mondiale in Qatar, il secondo consecutivo.

Una delusione enorme che si era parzialmente sanata nei mesi a seguire, ma non del tutto placata e che resterà sempre un neo inamovibile nell’esperienza azzurra di Mancini.

Dimissioni Mancini, da La Russa a Lotito: le prime reazioni

Sono arrivate anche le prime reazioni alle dimissioni di Mancini da ct dell’Italia, come quella del presidente del Senato e tifoso interista, Ignazio La Russa, che ha raccontato all’AGI di essere rimasto sorpreso dalla decisione: “Mi sto interrogando e posso solo tirare a indovinare. Sono un appassionato di Mancini, per me è tra i migliori allenatori al mondo e immagino gli abbiano imposto qualcosa”.

Meno stupore, invece, si respira dalle dichiarazioni del patron della Lazio Claudio Lotito che ha dichiarato che le dimissioni “erano nell’aria” ma le motivazioni “sono da chiedere al presidente federale”. Anche il ministro dello sport Andrea Abodi ha commentato la notizia spiegando che “il tempo aiuterà a comprendere le ragioni di questa scelta e la tempistica”.

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