L’ira di Mourinho: Roma, ansia derby

Problemi ed interrogativi non sono di certo il modo migliore per interfacciarsi con un derby imminente: l'ira di Mourinho per la sua Roma, dunque, è totalmente giustificata

Carmine Ruggiero
3 Min di lettura

Spesso, al termine di ogni sconfitta, si approfondisce l’analisi del match suddividendo cosa è andato e cosa no. Alla fine di Slava Praga-Roma, però, di tutto ciò non c’è bisogno: ci ha pensato José Mourinho a restituire lo scontrino perfetto della sconfitta giallorossa.

“La partita è stata orribile. Non mi è piaciuto niente” esordisce lo Special One nel post gara, sottolineando come il problema non sia solo il 2-0 subito in Repubblica Ceca.

Il doppio problema della Roma

I tre punti persi dalla Roma, scesa in campo solo fisicamente ma con la testa già al derby con la Lazio, generano dunque l’ira di José e un doppio problema a cui trovare presto altrettante soluzioni. Il primo, quello relativo al girone di Europa League che poteva essere chiuso ieri e in pratica si ritrova teatro di un testa a testa – proprio con i cechi – che potrebbe aggiungere playoff evitabilissimi al calendario già fittissimo di impegni di una rosa con la coperta corta.

Il secondo è inerente proprio al derby stesso. Mourinho, infatti, si è trovato tra le mani tutti i limiti di un gruppo che non è stato capace di ragionare una partita per volta, venendo risucchiato dalle pressioni della stracittadina con tre giorni di anticipo. Se da un lato nei derby è spesso favorito chi ci arriva peggio, e la Lazio la sua gara europea l’ha vinta, dall’altro è innegabile denotare i problemi strutturali di questa Roma.

Dybala, Lukaku e Paredes, Roma
Dybala, Lukaku e Paredes, Roma @Twitter

La Lukaku-dipendenza

Tra le tante disfunzionalità tattiche della trasferta di Praga, a preoccupare José è la più semplice: la difficoltà nel rifornire adeguatamente Lukaku. Se il gigante belga ha un limite, infatti, è quello di non essere esattamente un collante e tantomeno un tuttocampista. Il suo lavoro è quello di terminale offensivo, ergo senza palloni giocabili diventa impossibile sbloccarne il killer instinct.

Basta dunque isolare Lukaku per avere la meglio sulla Roma? Alla Lazio l’ardua sentenza, fermo restando che è lecito aspettarsi una reazione da parte della formazione giallorossa. Anche perché altre dichiarazioni del tecnico come quelle post Praga suggerirebbero un ulteriore gradino verso il basso, che rischierebbe di complicare anche un’altra classifica: quella di Serie A.

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