È considerato uno degli attaccanti più forti della storia del calcio italiano, ha vinto tutto con la maglia del Milan e si è laureato Campione del Mondo nel 2006 con la Nazionale italiana. Filippo Inzaghi compie 50 anni oggi 9 agosto e ancora oggi resta uno dei protagonisti di questo sport nel nostro paese sotto le vesti di allenatore. Superpippo, però, non sa ancora cosa gli riserverà il futuro, dato che la sua Reggina è stata esclusa dalla Serie B e il rischio fallimento sembra essere dietro l’angolo.
Inzaghi, l’esplosione all’Atalanta e il passaggio alla Juventus
Cresciuto nel settore giovanile del Piacenza, con cui ha esordito in Serie B, Inzaghi trascorre una prima stagione in prestito al Leffe e successivamente al Verona, dove viene ribattezzato Superpippo. L’anno successivo viene confermato al Piacenza, con cui realizza 15 reti in campionato, trascinando la squadra in Serie A. L’esordio nella massima serie italiana avviene col Parma, ma è nell’Atalanta che Inzaghi inizia a consacrarsi come un bomber prolifico.
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L’annata trascorsa a Bergamo, in cui si laurea capocannoniere del campionato con 24 reti in 33 presenze, convince la Juventus ad investire circa 20 miliardi di lire per acquistarlo. Ed è in maglia bianconera che Inzaghi inizia a vincere i primi trofei, dalla Serie A, passando per la Supercoppa italiana, fino ad arrivare alla Coppa Intertoto: gli anni d’oro, però, saranno quelli al Milan.
Inzaghi, il periodo d’oro al Milan ed il Mondiale
Nel calcio moderno è difficile trovare un attaccante con le caratteristiche di Inzaghi, un giocatore che “viveva sulla linea del fuorigioco”. A suon di gol Superpippo ha condotto il Milan a successi in ambito nazionale ed internazionale. Due scudetti, due Supercoppe italiane ed una Coppa Italia, ma soprattutto due Champions League, in particolare la seconda in cui il centravanti cresciuto nel Piacenza è stato assoluto protagonista.
Due anni dopo la tragica, sportivamente parlando, sconfitta contro il Liverpool in finale, il Milan ritrova i Reds nell’ultimo atto della Champions League del 2007. A differenza della sfida di Istanbul, Inzaghi è presente ad Atene e risulta decisivo con una doppietta: prima una deviazione su una punizione di Pirlo, poi il classico gol sul filo del fuorigioco, regalano la coppa al Diavolo ed il titolo di man of the match al numero 9 rossonero.
Negli anni trascorsi a Milano Inzaghi si toglie una grande soddisfazione con l’Italia: a causa dell’infortunio di Vieri, Superpippo viene convocato da Lippi per la spedizione in Germania del 2006. Avrà un ruolo secondario, giocando pochi minuti, ma segnando comunque una rete contro la Repubblica Ceca, per poi laurearsi Campione del Mondo grazie alla finale vinta ai rigori con la Francia.
Inzaghi e la Reggina: e adesso?
La passione dimostrata sul rettangolo verde è rimasta intatta anche nell’Inzaghi allenatore. Il regalo che Superpippo vorrebbe per i suoi 50 anni potrebbe essere probabilmente l’ammissione della Reggina alla prossima Serie B, dopo la delusione dell’eliminazione ai playoff dello scorso anno. A metà luglio il club amaranto aveva confermato l’ex attaccante rossonero alla guida della squadra tramite un comunicato ufficiale.
A distanza di qualche settimana, con l’esclusione dal campionato cadetto, il futuro di Inzaghi potrebbe cambiare, considerando anche l’alto rischio di fallimento della Reggina e la conseguente ripartenza dai dilettanti. Superpippo, dunque, potrebbe abbracciare una nuova panchina in Serie B oppure riprovare il salto nella massima serie italiana, dove ad attenderlo ci sarebbe il fratello Simone.
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