Inter-Milan si è conclusa con un risultato del tutto inatteso alla vigilia. A San Siro, coperto di cori, tifosi festanti e coreografie, il risultato finale recita 5-1.
Lo score non è stato mai realmente in discussione già dopo 4 minuti, grazie al gol di Mkhitaryan. Il vero protagonista della prima frazione è però Thuram, che segna il gol più bello della quarta giornata – finora – con un destro sotto l’incrocio dei pali.
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Inter-Milan show, non solo Thuram: segna anche Calhanoglu
L’Inter cannibalizza il campionato e vuole sempre il massimo. Vuole stravincere e ci riesce con una naturalezza che rimanda ai miti spagnoli di Real Madrid e Barcellona, dove la “manita” è il marchio di fabbrica di chi si diverte a giganteggiare.
L’eurogol di Thuram non è abbastanza per calciatore e squadra. Il francese domina e vince il premio di MVP del primo tempo, con il Milan mai realmente pericoloso fino a metà ripresa. Il gol di Leao, tuttavia, non basta, illude e paradossalmente aumenta la delusione tra i tifosi del Diavolo. Il Milan non c’è più dopo il 3-1, firmato ancora da Mkhitaryan.
Inter, una squadra compatta persino nel rendimento dei singoli
Difficile se non impossibile trovare un calciatore dell’Inter al di sotto della sufficienza. Una cosa che per i nerazzurri è di casa: i tifosi del Biscione si sono abituati così e questo ora si aspettano: prestazioni sempre sopra le righe e che segnino un evidente e marcata differenza di rendimento con la vittima sacrificale di turno.
Inter-Milan è stato anche teatro di ex, effettivi e mancati: ecco che Calhanoglu si iscrive al tabellino con un rigore glaciale, ecco che Frattesi al 94′ fa disperare i tifosi di quella maglia che quest’estate ha solo sfiorato.
Per anni si è detto e cantato di Luci a San Siro, ma questa sera gli astri celesti hanno illuminato soltanto una parte della città, quella Nerazzurra.
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