Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, nel corso dell’evento “Il Foglio a San Siro” si è soffermato su alcuni temi, tra cui il cammino della Nazionale italiana verso il Mondiale del 2026, ma anche il livello della Serie A e il futuro dello stadio a Milano.
Gravina: “Bisogna essere fiduciosi nella Nazionale”
In occasione dell’evento “Il Foglio a San Siro”, Gabriele Gravina si è soffermato lungamente sulle questioni legate alla Nazionale italiana di calcio. In vista delle qualificazioni per il Mondiale del 2026, il presidente della FIGC ha sottolineato come “dobbiamo essere fiduciosi visto che abbiamo pochissimi calciatori selezionabili”.
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Gravina, nel corso del suo intervento, elogiando Spalletti e la qualità degli azzurri, ha messo alla luce di vedere “quell’entusiasmo dei tifosi che ci ha consentito di centrare un obiettivo storico come l’Europeo del 2021”. A tal proposito, è giusto “mettere insieme tutte le energie possibili perché sappiamo che è un appuntamento che non possiamo fallire”.
La qualità della Serie A e il futuro di San Siro
Nel corso del suo intervento, Gabriele Gravina ha parlato anche della Serie A e di come sia “un campionato straordinario” e che, grazie al nuovo format delle competizioni europee, “c’è interesse da parte delle squadre di poterlo centrare”. Inoltre, ha definito il campionato “molto equilibrato, con qualità e fino alla fine lascerà tutti con il fiato sospeso”, citando quindi la corsa scudetto tra Inter e Napoli.
Intervenuto da Milano, Gravina non poteva non parlare della situazione legata allo Stadio San Siro. Il presidente della FIGC si è detto in ansia e preoccupato, ma “fiducioso e credo che ci sia l’idea di accelerare questo percorso che riguarda tutto il nostro paese”. “Non possiamo più prescindere da considerare il calcio come sport – ha aggiunto – ma bisogna mettere insieme gli interessi storici e quelli imprenditoriali”. Infine, ha concluso con una riflessione dichiarando che “l’Italia è molto arretrata rispetto a tutto il resto dell’Europa e direi anche di tutto il mondo”.
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