Ghirelli rivoluziona la Lega Pro: “Sostenibilità ok, ora i ricavi” 

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Il presidente della Lega Pro sottolinea: “Serve collaborazione da parte della Serie A. Ricostruire entusiasmo, valorizzare i giovani e attirare investitori stranieri, vi spiego come” 

Prosegue la rivoluzione della Lega Pro, tanto voluta dal presidente Francesco Ghirelli. Venerdì 28 ottobre, a Firenze, è andata in scena l’Assemblea generale della Lega Pro. Vari sono stati i temi trattati dai presenti, obiezioni in merito alle riforme strutturali del campionato, la modifica del format e le proposte per aumentare i ricavi pur mantenendo l’attuale livello di sostenibilità economica raggiunta

Fra gli interventi più importanti, quello più ascoltato è stato sicuramente il discorso formulato da Ghirelli, che ha sottolineato i punti salienti della sua visione del calcio di Lega Pro e delle sue idee in merito alla costituzione di un sistema più sostenibile ma comunque profittevole. Fra i temi dibattuti, Ghirelli ha voluto esporre le sue tesi e ha precisato che fra le occasioni più importanti, che i campionati di Serie C potrebbero cogliere, ci sono in prima fila: “La possibilità di portare nuovi spettatori, per lo più giovani, e recuperare i cosiddetti delusi, riportandoli allo stadio. Il punto centrale di questa manovra è l’emozione, ogni volta che abbiamo puntato sui sentimenti, vedi playoff, abbiamo riportato grandi successi in questo sento”.  

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Un altro tema fra i più spinosi, ma che non sfuggono alle prospettive di Ghirelli, è quello dei ricavi: “Il calcio italiano non produce ricavi da oltre dieci anni. Tutto è spinto a tagliare “costi” e su questo comunque dovremo proseguire con decisione. Abbiamo operato affinché tutti i contratti TV, escluso RAI (ricordo triennale), andassero a scadenza al termine del Campionato 2022/2023. È una occasione irripetibile: nuova formula attrattiva-trattative nuove sui contratti TV. Questa è una saggia e oculata scelta aziendale, da impresa. Nel corso del prossimo mese valuteremo tempi e decisioni avendo come carta di riserva la possibilità di avviare il cambio della formula non nel 2023/2024 ma nel 2024/2025”.  

Le riforme dei campionati, a detta del presidente di Lega Pro intese come novità “fondamentali e ritenute indispensabili dalle stesse società” dovrebbero essere sostenute anche dalla Serie A e, tal proposito, Ghirelli spiega di aver discusso col presidente di A, Casini, al quale avrebbe ricordato: “La serie A deve esercitare il suo ruolo, durante la pandemia nulla ha fatto a differenza della Premier League che ha dato sostegno consistente in denaro alle serie sottostanti. Oggi, deve contribuire alla sostenibilità delle serie sottostanti, quindi anche della Serie C. Se si parla di tagli del numero di club, ciò riguarda tutti. Perché? Il dato di 1.200 milioni di euro di debito del calcio italiano che sollievo avrebbe tagliando 20 squadre di Serie C? 20/30 milioni di euro! Lasciamo perdere”.  

Secondo il numero uno della Lega Pro: “Riforma vuol dire: Mission, Progetto economico-finanziario, Regole e poi dopo aver deciso questi asset, si potrà vedere se ci sarà necessità di incidere sul numero dei club. Chi parte dai numeri non vuole la riforma, questa è la storia di 60 anni del calcio italiano”. 

Sui giovani calciatori e gli incentivi per la loro crescita: “La formula valorizza e accende le luci. Tutto è rivolto a questo obiettivo primario: apprendistato, risorse FIGC e governo, ecc. Il ricavo da minutaggio si è rivelato strumento di sostegno economico ai club e con potenzialità per i nostri giovani di qualificarsi; deve rimanere, anzi più risorse vanno allocate in modo da risolvere anche le contraddizioni che sono emerse, vedi gironi. Ogni cambiamento deve preservare la ricchezza/contraddizione che la Serie C ha: sessanta squadre diversissime, sessanta Città che rappresentano il bello e il contraddittorio panorama dell’Italia”. 

Ghirelli, poi, ha concluso il suo intervento facendo riferimento al suo impegno con il governo, al fine di avviare il prima possibile le riforme per il sistema calcio di Terza Divisione. Il presidente della Lega Pro chiarisce: “Ho scritto al governo, chiediamo credito imposta permanente e stiamo lavorando col fisco per le scadenze di dicembre e le situazioni un po’ più pesanti. C’è rigore anche sul tema degli sponsor, ci sono possibilità anche dall’estero e attirare investitori stranieri aumenta la competitività del prodotto, così si fa business”. 

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