Pare essere giunta all’epilogo la storia che coinvolge Dani Alves. Il giocatore brasiliano era stato accusato di aver stuprato una ragazza in discoteca. Inizialmente era stato condannato, in primo grado, a quattro anni e mezzo, dopo aver fatto 14 mesi di carcere preventivo. Oggi il calciatore è stato assolto dal Tribunale superiore di Giustizia di Catalogna, in quanto pare che non ci siano sufficienti prove e quindi prevale la presunzione di innocenza.
Finisce dunque questa storia per Dani Alves che potrà chiedere un risarcimento per “errore giudiziario“. Questo dovrebbe ammontare a circa 43.000 dollari, una cifra che dovrebbe rappresentare un risarcimento per danni morali, sia per i giorni trascorsi “inutilmente” in carcere, sia per la reputazione che è stata danneggiata.
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Dani Alves innocente per mancanza di prove
Il 31 dicembre 2022, nella discoteca Sutton di Barcellona, pare che Dani Alves abbia stuprato una ragazza di 23 anni che, qualche mese, dopo lo ha denunciato. Il calciatore, ex leva della Juventus, è stato arrestato in maniera preventiva ed è stato in carcere 14 mesi, fino al pagamento della cauzione di un milione di dollari.
La Procura aveva condannato Alves a 9 anni, mentre la difesa della vittima ne aveva chiesti 12. Alla fine, però, il Tribunale superiore ha accettato il ricorso del calciatore e ha stabilito che, a causa di poche prove, verrà dichiarato innocente. Infatti, a favore della giovane, c’è sola la sua testimonianza, dunque, secondo il Tribunale, prevale la “presunzione di innocenza“.
Il Tribunale, infatti, sostiene che “dalla prova praticata, non si può concludere che siano stati superati gli standard richiesti dalla presunzione di innocenza”. Per questo la testimonianza della vittima non appare “sufficiente per mantenere la condanna all’accusato e prevale il diritto alla presunzione di innocenza”.
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