La selezione di Scaloni crolla a sorpresa all’esordio contro i sauditi (1-2). Si complica il girone
Esordio shock per l’Argentina di Messi contro l’Arabia Saudita, quella che doveva essere la squadra cuscinetto del girone. La formazione di Scaloni non sottovaluta l’avversario, anzi, parte bene e nel primo tempo dopo 10’ è già avanti con un rigore trasformato da Messi. La prestazione è dinamica, le occasioni ci sono, ma il VAR annulla il raddoppio di Lautaro alla mezz’ora. Nella ripresa i sauditi tentano il colpaccio e lo trovano. Al minuto 48 Al Shehri fugge dalla marcatura di Romero e arrivato a tu per tu con Martinez insacca un diagonale preciso.
L’Argentina è scossa ma i sauditi sono tarantolati, si arriva al minuto 53 con Al Dawsari che sorprende ancora Scaloni e i suoi, infilando un destro a giro sotto l’incrocio. Notte fonda per gli argentini, sogno ad occhi aperti per i sauditi. La ripresa scivola via con occasioni sprecate da Messi e compagni, troppo tesi e frettolosi in zona gol, la compagine araba difende il risultato con ordine e porta a casa una vittoria da sogno. Per l’Argentina epilogo amaro che la mette dinanzi ad un obbligo, vincere le prossime sfide con Messico e Polonia per avere la certezza di superare il girone.
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