Settebello, multa e squalifica per la protesta a Parigi 2024: parla Campagna

Squalifica di 6 mesi e multa di 50.000 euro per il Settebello per i fatti di Parigi 2024, con Campagna che smentisce aggressioni fisiche ai direttori di gara

Redazione
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Aveva scelto la via della polemica per nulla velata il Settebello nel match di pallanuoto contro la Spagna alle Olimpiadi di Parigi 2024. I ragazzi di Campagna avevano rivolto le spalle alla terna arbitrale durante gli inni e il motivo è presto detto: nella sfida dei quarti di finale contro l’Ungheria un gravissimo errore arbitrale aveva condizionato irrimediabilmente la partita, scatenando l’ira della Nazionale azzurra.

Nello specifico, seppur i ricorsi delle 36 ore successive non portarono a nulla, gli organi preposti di fatto ammisero la mancanza di violenza ed intenzionalità nell’azione di Francesco Condemi, che era dunque regolare. Non è un caso che il giocatore non sia infatti stato squalificato per le partite successive. Il gol del 3-3 dell’attaccante del Settebello era dunque regolare, non sarebbe dovuto essere espulso, costringendo l’Italia in inferiorità per 4 minuti, e l’Ungheria non avrebbe dovuto beneficiare del rigore del 4-2.

Tant’è che così è andata, e la protesta di Parigi costa caro alla pallanuoto maschile italiana: l’Aquatics Integrity Unit della World Aquatics ha comminato 6 mesi di squalifica al Settebello ed una multa da 50.000 dollari da pagare entro il 15 gennaio 2025 (più altri 50.000 condizionati ad eventuali nuove infrazioni fino al 17 ottobre 2026). La Federnuoto non farà ricorso, pur sottolineando ancora una volta la propria indignazione per i fatti di Parigi 2024.

Campagna: “Violenza sugli arbitri? Accuse inaccettabili”

All’indomani di tale dolorosa decisione, ha parlato il ct del Settebello Sandro Campagna per alcuni doverosi chiarimenti: “Smentisco categoricamente che i miei giocatori abbiano aggredito fisicamente gli arbitri o cercato di rubare il cellulare a qualcuno. Sono accuse inaccettabili“. Così il tecnico in merito ad alcune voci dirette ai suoi ragazzi.

Ha poi spiegato: “C’è stata una contestazione verbale, quello sì. Stavamo andando verso lo shuttle e abbiamo saputo che c’era un audio tra arbitro e VAR con uno di loro che non guarda il monitor e poi forza la decisione presa. Abbiamo chiesto spiegazioni e detto ‘Avete rovinato la partita, non capite niente di pallanuoto’. Ma nessuna violenza, anche perché in quel caso la squalifica non sarebbe stata di 6 mesi ma più pesante, anche a vita”.

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