Il nuoto mondiale torna in vasca, archiviate definitivamente gioie e delusioni parigine. Budapest, infatti, ospita dal 10 al 15 dicembre la rassegna iridata in vasca corta, primo snodo tra le sensazioni post olimpiche e lo sguardo verso i futuri appuntamenti. In Ungheria pesa l’assenza di alcune delle stelle più brillanti del panorama internazionale, come la superstar di Parigi Leon Marchand.
Anche la squadra italiana è orfana degli ori olimpici Thomas Ceccon e Nicolò Martinenghi, oltre che di Gregorio Paltrinieri in pausa sabatica dopo la cocente delusione nella 10 Km a cinque cerchi. Forfait di assoluto livello, che, però, spostano i fari sugli altri esponenti di un movimento in netta crescita.
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Razzetti show a Budapest, l’Italia colleziona tre argenti
Ad approfittare più di tutti di questa nuova luce puntata addosso è stato Alberto Razzetti. Il nuotatore ligure, infatti, nelle prove che a Parigi erano state territorio esclusivo di Marchand, ha già collezionato due argenti pesanti. Prima i 200 misti, nella giornata di apertura dei Mondiali, poi l’ancora più prestigioso secondo posto nei 200 farfalla condito col record europeo di specialità (1’48”64), alle spalle del canadese Kharun, bronzo olimpico.
Grandi soddisfazioni, però, le hanno regalate anche le staffette. In particolare la 4×100 stile maschile è riuscita a conquistare l’argento con Miressi, Deplano, Zazzeri e Frigo. Ottima prova anche della 4×200 stile donne, che non trova la medaglia ma centra il record italiano. D’Innocenzo, Morini, Biagiotto e Mascolo hanno infatti centrato un quinto posto di altissimo livello in una gara che l’USA ha fatto sua abbattendo il miglior tempo del mondo.
Pilato tra le incognite, emerge Curtis
Delude, invece, fin qui Benedetta Pilato che non è riuscita a superare le batterie dei 100 rana. Un’eliminazione a sorpresa, visti anche gli ottimi risultati agli Assoluti lo scorso mese, che nemmeno la stessa nuotatrice riesce a spiegarsi: “Non so cosa abbia sbagliato, non mi sentivo male in acqua”. L’occasione e le carte in regola per rifarsi ci sono, con i 50 rana che potrebbero risollevare il bottino di questa rassegna per la pugliese.
Guardando alle stelle del futuro, la giovanissima Sara Curtis – classe 2006 – sta attirando l’attenzione con prove di assoluto livello che la collocano di diritto tra gli “adulti”. La prima ciliegina sulla torta di un mondiale in cui non ha ancora terminato gli impegni è la qualificazione alla finale dei 50 stile ritoccando il record italiano di specialità, oltre che record mondiale jr (26”03) che già avevano la sua firma. Domani 13 dicembre scenderà in vasca per la finale.
Tra gli appuntamenti in programma che possono regalare altre gioie agli azzurri ci sono sicuramente le staffette, tra cui la 4×50 e la 4×100 mista maschile. Anche Simona Quadarella è una delle grandi attese in vasca a Budapest, chiamata a riscattarsi dopo le mancate medaglie a Parigi.
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