Nel segno di Sinner, ma soprattutto di un gruppo formidabile. L’Italia del tennis entra nella storia e celebra un meritato 2-0 contro l’Australia, che vale la vittoria della Coppa Davis dopo 47 anni di attesa. La squadra di capitan Volandri ha messo subito in chiaro la propria supremazia, sulla scia di un momento storico magico e del successo contro Djokovic e la sua Serbia nelle semifinali.
Vincere la Coppa Davis significa rientrare in quella cerchia ristretta di miti italiani ed internazionali, ma per i tennisti scesi in campo significa anche prestigio a livello individuale. Apre le marcature Arnaldi, che in tre set ha la meglio di Popyrin: 7-5, 2-6, 6-4 per l’azzurro, con tanto di presagio di festa perché dopo sarebbe toccato al fenomeno Jannik. E Sinner non delude – e come potrebbe, dopo un mese così – piegando il tennista di punta del team avversario in due set. Per l’altoatesino si chiude 6-3, 6-0 la sfida con De Minaur: un’altra mano ben salda sull’Insalatiera più ambita. Il trofeo che certifica un 2023 magico per il tennis Made in Italy.
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