“Sono andata a vedere Tony Effe al Palasport di Roma, l’altra sera, per vedere, provare a capire”, inizia così l’articolo per il Giornale di Hoara Borselli che sta facendo molto discutere. La giornalista ha spiegato che è stato bello vedere tanti ragazzi così appassionati al rapper ed ha poi chiaro che, secondo lei, di violento non c’era nulla: “Tony Effe non l’avevo mai sentito. Non è ideologia. Non è antifemminismo. Non è violenza. Non è schieramento. Non è esibizionismo“,
Subito il suo scritto è stato ripubblicato da Giulia De Lellis e le polemiche sono raddoppiate. Quando l’amministrazione capitolina ha deciso di annullare la partecipazione di Tony Effe al concerto di Capodanno, si sono scatenate tantissime polemiche. Il motivo dell’esclusione sono i suoi testi definiti sessisti e volgari. Ma molte donne, sui social, hanno esultato, contente che “finalmente si inizino a mettere dei limiti ai messaggi sbagliati di alcune canzoni“. Tony Effe ha reagito bene alla polemica, organizzando un suo concerto privato per Capodanno al Palasport e autodefinendosi: “Capro espiatorio dei dinosauri“.
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Hoara Borselli a difesa di Tony Effe: cosa ha detto
“Mi aspettavo volgarità“, ha continuato Borselli sostenendo però di non averne trovato nessuna ma, al contrario, di essersi trovata in “clima familiare“. I presenti non erano lì, quindi, per protestare ma per provare ad essere liberi. In questo senso, la giornalista ha ripreso il testo di una canzone del trapper, in cui questo dice che alle ragazze andrebbe messa una museruola, sottolineando che questa frase fortissima in realtà sarebbe secondo lei un invito da parte del rapper alle giovanissime affinché si ribellino. Dunque, secondo la giornalista, sarebbe tutto un ossimoro: il cantante invita a fare il contrario di ciò che dice.
“Non ho intravisto nemmeno l’ombra del maschilismo“, ha continuato Borselli nel suo articolo, mettendo in evidenza che nel Palazzetto in cui si è tenuto il concerto non c’era traccia di divisioni o disuguaglianze, tanto da aver trovato addirittura equità. “La loro anima è da un’altra parte. Non la vedrete mai se non venite qui. E non capirete che questa ribellione non la esprimeranno mai tirando un sasso: la esprimono riunendosi per cantare e sentire musica. In pace“, ha chiarito l’autrice del pezzo.
Hoara Borselli difende Tony Effe: i social insorgono
L’articolo di Hoara Borselli è stato condiviso da Giulia De Lellis, partner di Tony Effe. Ciò ha permesso di avere un eco mediatico maggiore, ma anche di essere sottoposto a più critiche. “Ho letto solo a tratti vista l’autrice e mi sento male, ma pensa come sta messa Giulietta a repostare tale mente…articolo pretestuoso perché il sindaco è di schieramento diverso“, scrive un utente.
“Questo articolo una delle cose più divertenti che abbia mai letto, Tony Peppo raccontato come pioniere femminista del XXI secolo i suoi concerti punto di ritrovo delle vere femministe del terzo millennio uniche a quanto pare che Borselli sia mai riuscita a vedere in vita sua“, ha scritto un altro su X.
Tante le critiche alla definizione di Tony Effe come femminista e rivoluzionario. Se da una parte lo scopo del rapper potrebbe essere quello di invitare le giovani a ribellarsi, dall’altro ai piccolissimi che lo ascoltano potrebbe far passare per “normale” la violenza e questo tipo di messaggi.
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