Tony Effe, l’incasso del concerto di Capodanno va in beneficenza alla Croce Rossa

Con una nota diffusa da Adnkronos è stato reso noto che Tony Effe donerà gran parte del ricavato del concerto alla Croce Rossa, affinché venga realizzato un progetto dedicato ai giovani

Redazione
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Dopo che tutte le polemiche si sono placate e Tony Effe ha svolto il suo concerto di Capodanno al PalaEur, è stato reso pubblico che il ricavato della serata andrà in beneficenza alla Croce Rossa. Dall’intera somma verrà, però, tolta una cifra che servirà a pagare Iva e Siae.

Già con la prima vendita dei biglietti, dallo staff del trapper era stato chiarito che ci sarebbe stato una iniziativa a scopo benefico, di cui però non era stata chiarita la natura. All’inizio era stato detto che i soldi sarebbero stati donati ad un’associazione che combatte la violenza di genere, ma alla fine il rapper ha scelto la Croce Rossa.

Tony Effe a sostegno della Croce Rossa

A dare la notizia è l’Adnkronos che ha spiegato che il rapper ha deciso di donare l’incasso del concerto Capodanno da Tony alla Croce Rossa, con un progetto mirato ai ragazzi. Infatti, nella nota si legge che questa somma sarà devoluta in “progetti educativi per giovani“.

Tony Effe si è autodefinito “capro espiatorio dei dinosauri”, sostenendo che sia stato oggetto di guerre politiche e che, tutta la polemica montata sulla sua partecipazione al concerto di Capodanno a Roma, sia stato un semplice pretesto. Il trapper ha dichiarato di essersi sentito “un oggetto nelle mani dei potenti” ed infatti sul palco, ad un certo punto, è anche salito indossando la fascia tricolore. Donare in beneficenza questa quota, per il rapper è importante perché lo fa uscire da vincitore e da escluso, “da un sistema che non lo ha voluto capire“.

Tony Effe è simbolo della lotta femminista?

Attorno a Tony Effe si sono create molte polemiche. Alcune femministe hanno esultato per la sua esclusione dal concerto di Capodanno a Circo Massimo, tanti altri giovani hanno gridato alla censura, specialmente molti dei suoi colleghi. Tra questi Mahmood e Mara Sattei che hanno deciso di non partecipare più al concerto romano, per solidarietà con il rapper.

Secondo la giornalista Hoara Borselli, che è stata al suo concerto, in realtà Tony Effe rappresenta il simbolo della lotta femminista“. Questa ha sostenuto che il cantante in voglia incitare le donne a ribellarsi e ad essere libere, se si va nel profondo delle sue canzoni. Ma c’è una gran parte di persone che ritiene, invece, che “il rapper faccia passare una serie di messaggi violenti e pericolosi per le nuove generazioni“. Nonostante la questione Capodanno sia stata risolta, permettendo a entrambe le parti di avere un proprio concerto, la domanda rimane: è giusto accettare brani che “incitano all’odio” e con “frasi sessiste“? A questo quesito dovrebbero rispondere le case discografiche che, in questi anni, con questi rapper, guadagnano molto.

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