Lol è giunto a un punto morto con la terza stagione?

Danilo Budite
4 Min di lettura

L’attesissima uscita della terza stagione di Lol è stata accompagnata da alcune critiche che fanno riflette sul futuro del format

Attesa all’inverosimile, la terza stagione di “Lol” ha finito per polarizzare l’opinione pubblica, con gli spettatori divisi tra chi si è sinceramente divertito e chi invece ha evidenziato un netto calo di qualità rispetto alle prime due stagioni. A quasi una settimana dall’uscite delle due puntate conclusive di questa terza stagione di “Lol”, è ora possibile stendere un primo bilancio, viziato ovviamente dal sentimento popolare. È indubbio che questa edizione abbia raccolto meno consensi rispetto alle prime due, per diverse ragioni: un po’ perché ormai il fattore novità, dopo due stagioni e uno speciale natalizio, si è ampiamente esaurito, un po’ perché il confronto è un elemento che tende sempre a depotenziare produzioni di questo tipo e un po’ perché, effettivamente, “Lol 3” ha regalato meno momenti memorabili rispetto alle due precedenti edizioni. Non sono mancato i picchi, Nino Frassica ha regalato dei passaggi incredibili e Fabio Balsamo e Herbert Ballerina hanno mantenuto alto il livello d’intrattenimento, ma per il resto pochi sussulti, o comunque meno di quanto ci si aspettasse.

“Lol” ha perso un po’ di forza con questa terza edizione, ma c’è da capire che ciò è da ricondurre a un’effettiva stanchezza del format o magari a un assemblaggio del cast meno efficace che in passato. Molti spettatori hanno invocato la morte di “Lol”, ma secondo chi scrive è un po’ presto per far suonare le campane: anche se meno efficace rispetto alle prime due stagioni, e anche rispetto allo speciale natalizio, “Lol 3” non è assolutamente un fallimento, anzi resta un prodotto di puro intrattenimento e potrebbe ancora avere vita lunga.

Il futuro di Lol

Le critiche piovute, però, restano un campanello d’allarme da non sottovalutare, per cui è auspicabile qualche cambiamento in più per il futuro di “Lol”. Ad esempio, i tasti a cui possono ricorrere l’host e il co-host, in questa edizione Fedez e Frank Matano, hanno avuto un’efficacia molto limitata in questa edizione, per cui ci si potrebbe inventare qualcosa di più in tal senso per costringere i comici a mettersi maggiormente in gioco con prove, sfide e così via. In realtà anche la coppia Matano-Fedez ha funzionato un po’ meno, è parsa scarica rispetto al passato e in tal senso anche l’alchimia tra loro può essere rivista.

Poi chiaramente, per il futuro di “Lol” sono essenziali i comici, la materia prima di questo show. Il panorama italiana è pieno di profili interessanti, di personaggi adatti a questo show, dalla comicità situazionale e diretta. Anche in questo caso, il cast delle prime due edizioni sembrava essere stato assemblato meglio, pur con i loro alti e bassi. “Lol”, in sostanza, non sembra giunto a un punto morto, ma ha bisogno di qualche spinta per tornare ai fasti del passato dopo la terza stagione.

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