Super Bowl, tra Eagles trionfanti, una Swift fischiata e fuori programma: gli highlight dell’evento

La sfida tra Philadelphia Eagles e Kansas City Chief ha regalato un risultato a sorpresa, con i primi a imporsi nettamente e a regalarsi una notte magica. Ma a rendere l'evento memorabile sono stati i tanti episodi che hanno spettacolarizzato la serata, compresi i piccoli imprevisti

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Il Super Bowl di New Orleans ha promesso fuochi d’artificio e non ha per nulla deluso le enormi aspettative che accompagnano uno degli eventi più attesi dell’anno evento. La finale della National Football League ha visto trionfare gli Eagles, ma a prendersi la scena sono i tanti ospiti che assistevano alla partita, tra gli altri Donald Trump e Taylor Swift. Grande spettacolo nell’half time con il rapper Kendrick Lamar, mentre non mancano i riferimenti alla Palestina.

La sfida tra Philadelphia Eagles e Kansas City Chief ha regalato un risultato a sorpresa, con i primi a imporsi nettamente e a regalarsi una notte magica. Ma a rendere l’evento memorabile sono stati i tanti episodi che hanno spettacolarizzato la serata. Dalla presenza di Donald Trump a quella contestata pesantemente di Taylor Swift, passando per lo spettacolo di Lamar.

Super Bowl, trionfo assoluto per gli Eagles

Per quanto riguarda la partita, questa ha visto un monologo assoluto degli Eagles. Infatti i primi due parziali si sono conclusi un clamoroso risultato di 24-0, con il sorprendente secondo tempo che ha visto soccombere i Kansas City Chief per 17-0. E’ un inizio clamoroso quello che hanno potuto assistere i tifosi del Caesars Superdome di New Orleans.

Nel proseguo nella partita, la tempesta degli Eagles si attenua con gli ospiti a cercare di resistere, ma nonostante ciò il punteggio è sempre rotondo. Infatti si va al quarto e ultimo parziale con una distanza tra le due squadre di 28 punti frutto del 34-6 maturato. L’ultimo tempo è una sorta di passerella per la squadra di Philadelphia che, nonostante un 6-16, si impone e stravince il Super Bowl. Per la squadra del coach Nick Sirianni è il 2° trionfo nella finale del campionato di NFL a distanza di 7 anni. Per gli sconfitti sfuma il 3° titolo consecutivo. Una partita dai risvolti sorprendenti e inattesi.

A prendersi la scena è Donald Trump

Il Super Bowl 2025 ha ospitato un momento storico. Per la prima volta il presidente degli Stati Uniti d’America ha assistito di persona al seguitissimo evento. La presenza di Donald Trump ha catturato inevitabilmente la curiosità dell’opinione pubblica, tanto che i riflettori sono stati puntati più su di lui che sui protagonisti in campo. Il Tycoon, accolto da un’ovazione del pubblico, ha sperato fino all’ultimo sulla vittoria dei Chiefs, ma ha dovuto assistere alla netta sconfitta.

Il presidente americano Donald Trump
Il presidente americano Donald Trump

La vittoria degli Eagles è apparsa quasi come uno smacco. La squadra, infatti, vinse il Super Bowl anche nel 2018 ma decise di non presentarsi alla Casa Bianca su invito del presidente Repubblicano. Inoltre, molti giocatori di questo team sono soliti prendere parte a manifestazioni, anche sul campo per sostenere il movimento Black Lives Matter.

Marea di fischi per Taylor Swift e arriva la stoccata di Trump

In tribuna, tra i tanti vip, gli occhi erano puntati sulla popstar Taylor Swift. La cantante, fidanzata della stella dei Chiefs, Travis Kelce, è stata ricoperta da un’enorme quantità di fischi dei tifosi avversari. Ma in generale il mondo NFL non sembra più sopportare la figura della Swift che sbilancia l’attenzione verso la sua persona invece che sulla partita. Lo zoccolo duro dei tifosi ha cominciato a stancarsi quindi della presenza della star originaria di West Reading.

taylor swift
Taylor Swift

Il comportamento che ha colpito la cantante è stata la giusta occasione per Donald Trump. Infatti il Tycoon, in pessimi rapporti con la cantante dopo il suo endorsement a Kamala Harris, non si è lasciato sfuggire l’opportunità di attaccarla. In un post sul social “Truth” ha rincarato la dose affermando come la Swift abbia avuto una serata peggiore dei Chiefs e che il movimento MAGA (Make America Great Again) non perdona.

Kendrick Lamar infiamma il pubblico e attacca Drake

Assoluto protagonista del Super Bowl è il rapper e premio Pulitzer Kendrick Lamar. Nell’half time, durato 13 minuti, ha incendiato l’evento regalando un’esibizione memorabile al pubblico presente. Il cantante, affiancato dalla tennista Serena Williams, ha approfittato del momento per un nuovo attacco a Drake con il pezzo-dissing “Not Like Us” in cui accusa il rivale di pedofilia.

Lo spettacolo, introdotto da Samuel L.Jackson nei panni del tradizionale Zio Sam, ha visto quindi il cantante criticare pesantamente Drake con tante allusioni e frecciatine che non sono passate inosservate. L’esibizione ha voluto dare un messaggio forte a favore del movimento Black Lives Matter. Infatti dei ballerini neri hanno allestito una spettacolare coreografia a forma di bandiera americana.

Il fuoriprogramma inatteso

Una serata come quella del Super Bowl non può che attirare l’attenzione del mondo intero. Questo ha pensato un uomo che, durante l’esibizione di Lamar, ha improvvisamente sventolato una bandiera combinata del Sudan e della Palestina. L’individuo è stato immediatamente bloccato dalla sicurezza.

Dura presa di posizione della NFL che ha promesso come l’uomo sarà bandito a vita dagli stadi ed eventi organizzati dall’associazione di football americano. Come descritto dalla stessa NFL, il manifestante avrebbe nascosto l’oggetto e lo ha mostrato verso la chiusura dello spettacolo. Qui ha sventolando l’incriminata bandiera sul cofano di un’auto usata come oggetto di scena.

Prende le distanze anche la Roc Nation, la società responsabile dell’organizzazione dell’evento. Secondo quanto dichiarato, l’atto non era pianificato e non ha mai fatto parte di nessuna prova. E’ anche questo il SuperBowl, vetrina per messaggi politici e sociali.


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