Sanremo, Lucarelli critica il brano di Cristicchi: “Avrei voluto meno retorica e più verità”

“Trovo che in questa canzone ci sia un eccesso di romanticizzazione della malattia”, questa la critica al Dopofestival di Selvaggia Lucarelli

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Dopo la prima puntata di Sanremo 2025, le critiche hanno iniziato a farsi sentire. Alessandro Cattelan, che ha condotto il Dopofestival, ha intervistato i suoi ospiti, chiedendo loro un parere sulla canzone portata sul palco dell’Ariston da Simone Cristicchi. In particolare, Selvaggia Lucarelli e Alessandra Celentano hanno risposto esprimendo due opinioni totalmente differenti.

La canzone di Cristicchi

Il pezzo intitolato “Quando sarai piccola” è dedicato alla mamma del cantante, affetta da Alzheimer. Cristicchi racconta attraverso il suo brano come la madre sia tornata bambina a causa della sua malattia, soffermandosi su tutte le attività che è disposto a mettere in atto per farla sentire a sua agio, imitando quanto fatto da lei nel corso della sua infanzia.

Il cantautore aveva dichiarato prima dell’inizio di Sanremo 2025: “Il brano racconta di quando nella vita, con il passare del tempo, noi diventiamo i genitori dei nostri genitori e in qualche modo restituiamo con amore tutto quello che abbiamo ricevuto da loro”.

Il parere di Selvaggia Lucarelli

Alla domanda di Cattelan, la giornalista Selvaggia Lucarelli ha risposto criticando il brano di Simone Cristicchi. La stessa ha dichiarato di riconoscere quanto la canzone “Quando sarai piccola” sia un pezzo poetico. Tuttavia, ha affermato che l’artista potrebbe aver romanticizzato troppo la malattia, evidenziando solo i caratteri più delicati e non gli aspetti più feroci. Infatti la stessa al riguardo dice: “Quella malattia in particolare è molto feroce, toglie dignità. Ha scelto di raccontare la parte più delicata, ma c’è quella dolorosa, l’abbruttimento che viene dalla fatica nel gestire – da parte dei familiari – quella malattia”.   

Il pezzo, secondo Lucarelli, parla della condizione di Alzheimer tralasciando un pezzo di verità circa la malattia “Non dico che sia una canzone furba, è chiaro che lui abbia deciso cosa raccontare di quella malattia, dico però che è una canzone che racconta un pezzo di verità e ne tralascia un altro”, ha infatti affermato.

La giornalista ha poi aggiunto che avrebbe preferito una canzone meno retorica e più veritiera. “Io sono per la verità nuda e cruda”, ha concluso, dichiarando come anche lei abbia vissuto una esperienza simile a quella di Cristicchi e dunque per tale ragione questa canzone è per lei “un eccesso di romanticizzazione della malattia“.

Nonostante le critiche al brano, Lucarelli riconosce anche la poeticità e la bellezza del pezzo, sottolineando “la sensibilità di un cantautore come Cristicchi”.

Il commento di Alessandra Celentano

Contrastante con il parere della Lucarelli è l’opinione di Alessandra Celentano, la quale afferma di aver apprezzato particolarmente la sensibilità del brano. La “maestra” di Amici, ha infatti ricordato come anche le abbia vissuto, per dieci anni, “questa bruttissima malattia” e come solamente una persona che ha provato sulla sua pelle queste sensazioni può “scrivere un testo del genere“,

Celentano ha poi sottolineato di aver “sentito tantissimoil significato di questo brano, evidenziando come in Italia, e nel mondo, siano numerosissime le persone affette da queste malattie o coloro che sono vicini ai malati.

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