Sanremo 2025, torna l’eleganza ma non mancano gli scivoloni di stile

La prima serata di Sanremo, anche se ha visto il ritorno dell'eleganza tipica del Festival, è stata ricca di bizzarrie varie

4 Min di lettura

Sembra che più di 12 milioni di italiani siano rimasti contagiati dalla febbre da Sanremo. Il bollettino medico avrebbe stimato più della metà della popolazione del Paese sprofondata nei divani con tv sintonizzata su Rai1, per circa 5 giorni e per il preciso lasso temporale di 5 ore. Tra i sintomi, oltre a sviluppare l’otite a suon di canzoni inedite, figurerebbero tachicardia e ansia ad ogni discesa della scalinata per il timore di qualche caduta, eccessiva sudorazione alla lettura della classifica e scatti d’ira scaturiti dalle opinioni discordanti fra amici e parenti.

Ma, gli affetti dalla febbre sanremese, non appena sentono partire la sigla iniziale, come ogni anno, si trasformano in giudici dall’orecchio assoluto nonché in critici dandy. Infatti, non passano in sordina i look di cantanti, presentatori ed ospiti che vengono minuziosamente analizzati e che, addirittura, influiscono sul giudizio della performance. In questa edizione del 2025, sembra che la kermesse abbia rivisto un ritorno ad una eleganza tipica del Festival che era stata perduta nel corso degli anni.

Sanremo, non solo canzoni

Primo fra tutti, Carlo Conti che si è contraddistinto per il “ritorno alla normalità” di Sanremo in sé nonché nei suoi look. Giacche in velluto liscio, papillon all’insegna del classico. Insieme all’amatissimo conduttore, Antonella Clerici ha presieduto il palco con fascino, eccentricità e divertimento da icona.

A stupire il Teatro dell’Ariston un Achille Lauro vestito. Nel 2020 aveva fatto parlare di sé, rimanendo nell’immaginario comune, con la sua tutina nude di Gucci. Cinque anni dopo, il cantante romano si è fatto investire dalla creatività di una delle firme italiane più apprezzate, Dolce&Gabbana. Elegante e misterioso in frac nero e guanti bianchi.

Rare, invece, le stravaganze giustificate dal fatto di essere artisti. Un Rkomi a petto nudo sotto la giacca, una Noemi con strascico lungo quanto la fila sulla statale per Roccaraso e un Irama domatore di leoni.

Poi, Giorgia che, come una fata delicata e fragile ma dalla voce unica ha incanto il pubblico vestita di nero pizzo Dior. Mentre, Tony Effe, ripulito dai tatuaggi e con passo deciso raggiunge il microfono nelle vesti di un gangster, con abito bianco Gucci, guanto in pelle rosso e una spilla a croce sul petto.

Elodie, l’attesissima, ha invece deluso con l’ennesimo look in argento. Nulla di nuovo, nulla di che. Clara, elegante e non provocante, ha optato piuttosto per il look effetto nudo appena uscita da una vasca di paillettes color carne, pensato ad hoc per la sua performance.

Passando al più discusso e discutibile dei concorrenti, total black è Fedez, dagli occhi ai piedi. Lenti a contatto nere, abito di Versace nero, il suo umore nero. Fortunatamente a dare colore al palco di Sanremo è arrivata Rose Villain in un avvolgente rosso magnetico. L’unico problema il pungo in un occhio del blu dei capelli.

Ad ogni modo, si prospettano giorni impegnativi tra polemiche, commenti e paracetamolo per far abbassare la contagiosa febbre di Sanremo, ma come ogni anno si riuscirà a sopravvivere.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo