Olly ha conquistato Sanremo 2025 con la sua canzone Balorda Nostalgia, che lo ha portato al trionfo. Con il Leone d’Oro tra le mani, il giovane cantante ha vissuto dei momenti inaspettati, tanto che la prospettiva di rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest non era nei suoi piani iniziali.
Tradizionalmente, il vincitore del Festival della Canzone nostrana ottiene automaticamente il diritto di partecipare alla prestigiosa competizione europea, che quest’anno si terrà a Basilea, data la vittoria di Nemo l’anno scorso con The Code. Nonostante ciò, Olly non ha ancora confermato la sua presenza all’evento perché, a detta sua, ancora non avrebbe metabolizzato il tutto.
Leggi Anche
Sanremo 2025, se Olly non vuole l’Eurovision, chi ci va?
Nonostante il ragazzo (e, soprattutto, la sua manager Marta Donà) sia finito in un polverone mediatico a causa della ‘previsione’ di Pinuccio di Striscia la Notizia, ora ciò che preoccupa i fan è l’Eurovision. A tal proposito, il diretto interessato, incredulo, aveva dichiarato: “Non avendo pensato di vincere Sanremo, non ho nemmeno pensato all’eventualità di una partecipazione all’Eurovision. Ho bisogno di metabolizzare, ho bisogno di tempo per decidere. Alla mia età, non ho nessuna fretta di capire quello che è successo“.
La RAI gli ha concesso sette giorni per prendere una decisione. Se decidesse di rinunciare alla competizione internazionale, l’opportunità passerebbe al secondo classificato di Sanremo, Lucio Corsi. Se anche lui dovesse rifiutare, il testimone passerebbe al terzo classificato, Brunori Sas, e così via. Una situazione simile si era già verificata nel 2016, quando gli Stadio, vincitori della kermesse, avevano rifiutato l’Eurovision, lasciando il posto a Francesca Michielin.
L’attesa è alta e il pubblico è in trepidazione: Olly deciderà di sottoporre la sua Balorda Nostalgia al pubblico europeo (e non)? Inoltre, al riguardo, c’è chi dice sui social che l’artista genovese possa presentare anche la famosissima Per due come noi, dato che è stata realizzata dopo il 1° settembre. Non resta che attendere.
© Riproduzione riservata