Roberto Bolle compie 50 anni, l’étoile che a soli 11 anni fece il suo ingresso alla Scala

Roberto Bolle è stato il primo ballerino ad essere contemporaneamente étoile della Scala e Principal Dancer dell’American Ballet di New York. La sua carriera è ricca di esperienze e traguardi importanti

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Roberto Bolle spegne oggi 50 candeline. Non si celebra solo il suo compleanno ma anche il suo brillante talento. La carriera del ballerino è infatti ricca di esperienza ed inzia molto presto. A soli 6 anni, mamma Mariuccia lo iscrive ad una piccola scuola di danza a Vercelli, dove abita. A 11 anni viene ammesso alla Scala di Milano e a 15 viene notato dal coreografo e ballerino Rudolf Nureyev, il quale gli offre il ruolo di Tadzio in “Morte a Venezia”.

Proprio quest’anno, in occasione dei suoi festeggiamenti, l’etoile tornerà in onda dal 29 aprile su Rai1 per la seconda edizione di Viva la Danza, durante la Giornata Mondiale della Danza. Ed ancora porterà in Italia per la prima volta l’opera di Mauro Bigonzetti, “Caravaggio”.

Roberto Bolle, gli esordi nel mondo della danza, l’ingresso alla Scala e l’offerta di Rudol’f Nureev

Roberto Bolle nasce a Casale Monferrato il 26 marzo del 1975. Trascorre i primi anni della sua vita a Trino, in provincia di Vercelli, per poi muoversi a causa della sua carriera. Infatti la mamma lo invita a provare le audizioni dell’Accademia Teatro alla Scala quando aveva solamente 11 anni.

In una intervista rilasciata dall’etoile al Corriere Milano, Bolle racconta “È stata una cosa che è successa. Non avevo immaginato di venire qui, sognavo di ballare e devo dire che ero contento di farlo a Vercelli, dove studiavo”, infatti sottolinea ancora come la madre lo abbia spinto “Se lo vuoi fare veramente per la vita, se deve essere una professione, cerca di farlo nella scuola migliore che abbiamo in Italia, una delle migliori al mondo, quindi alla Scala” racconta il ballerino in riferimento alle parole della mamma. Inizialmente non era convinto di questa proposta dichiara lo stesso, che però alla fine comprendendo l’importanza e le possibilità che offriva la Scala, decide di impegnarsi e alla fine riesce ad essere ammesso.

Nel 1990 fu notato dal coreografo Rudol’f Nureev, che gli propose un ruolo nell’opera “Morte a Venezia”, ma Bolle decise di non accettare l’offerta perchè il teatro non glielo permise. Lo stesso nel corso di un’intervista rilasciata racconta “Avevo 15 anni, se fosse successo probabilmente mi sarei bruciato, sarebbe potuto essere una fonte di disperazione” ed aggiunge “Me ne convinsi quando lessi che il ragazzo che mi aveva sostituito era stato preso a calci da Nureyev.” Infine conclude dicendo “Alla fine mi bastò l’essere stato notato da Rudy. E già quello mi diede una grande spinta per andare avanti“.

Roberto Bolle, primo ballerino della Scala e Principal Dancer dell’American Ballet di New York, la carriera e le onoreficenze

Nel 1996, Bolle viene nominato primo ballerino del Teatro alla Scala di Milano. C’è da sottolineare come questo sia stato il primo ballerino ad essere contemporaneamente étoile della Scala e Principal Dancer dell’American Ballet di New York. Tra gli episodi della sua carriera da ricordare sicuramente l’esibizione a Buckingham Palace per la regina Elisabetta II nel 2002 e quella sul sagrato di piazza San Pietro davanti a papa Giovanni Paolo II nel 2004. Non da meno la partecipazione alla cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali di Torino nel 2006.

Bolle ha ideato inoltre il “Roberto Bolle and Friends”, ormai 25 anni fa, quest’anno. Questo sarebbe un galà per portare la danza in luoghi mai raggiunti prima d’ora. Al 2016 invece si deve il suo debutto in tv su Rai1 con “La mia danza libera”.Mi rendo conto di aver acquisito un’altra consapevolezza, un’altra visione e anche un’altra sicurezza.” queste le parole dell’etoile in riferimento al suo ingresso in televisione.

Parlando di onoreficenze, nel 2015 gli è stato conferito l’Ambrogino d’oro ed ancora nel 2012 è stato nominato Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. Infine nel 2018 Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana e nel 2021 Grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

Roberto Bolle, la sua vita privata

In merito alla sua vita privata Roberto Bolle si dichiara “riservato”, infatti in un’intervista a Verissimo dice “Ho sempre cercato di proteggere la mia sfera privata perché sono fatto così, sono molto riservato.” Dunque si sa poco riguardo, tuttavia nel 2020, il settimanale Chi ha reso pubblica la sua relazione con lo stilista Daniel Lee da circa 4 anni.

Un evento che ha profondamente segnato la vita del ballerino sarebbe però la morte del fratello gemello Maurizio. Secondo quanto si apprende, anche se non in maniera diretta dallo stesso Bolle, che non ha mai rilasciato interviste in merito, i due avrebbero avuto vite molto differenti ma, nonostante ciò, sarebbero stati molto legati.

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