Sanremo, Anna Oxa e il suo “Canto dell’anima”: simbolismo e intimismo  

Francesco Ragugini
2 Min di lettura

La regina del Festival ha vinto l’edizione del 1989 con “Ti lascerò”, insieme a Fausto Leali

Anna Oxa si è presentata sul Palco dell’Ariston con una canzone simbolista e intima. “Sali (Canto dell’anima)” è il titolo, e propone un messaggio di ottimismo e fiducia: “Libera l’anima / Come rondini la sera / Vola libera / Nitida come il canto dell’anima”, cita il testo.

Anna Oxa vincitrice al Festival di Sanremo

La canzone è scritta da Francesco Bianconi (leader dei Baustelle) e Kaballà. Per la serata delle cover, Anna Oxa si esibirà accompagnata dal violinista e compositore albanese Redi Hasa. La canzone proposta è “Un’emozione da poco”, scritta da Ivano Fossati e cantata dalla stessa Oxa a Sanremo nel 1978, e con cui esordì come cantante. Nei giorni scorsi sporse una polemica sulla scelta di presentare una canzone propria, ma poi l’equivoco è stato risolto dal regolamento, perché “non si esclude la possibilità che un Artista possa scegliere un brano da egli stesso pubblicato nel periodo sopra indicato, previa valutazione e autorizzazione del Direttore Artistico”. 

In quell’occasione si presentò sul palco vestita in abiti maschili. Nel ha partecipato al Festival con “Io no”, nel 1984 ha interpretato “Non scendo”, nell’anno successivo “A lei”, scritta da Roberto Vecchioni e Mauro Paoluzzi. Nel 1986 canta “È tutto un attimo”, e due anni dopo “Quando nasce un amore”. Vince il Festival nel 1989 con “Ti lascerò”, insieme a Fausto Leali. Seguono “Donna con te” (1990), “Storie” (1997) e “Senza pietà” (1999), con cui vince di nuovo. Partecipa poi con “L’eterno movimento” (2001), “Cambierò” (2003), “Processo a me stessa” (2006), “La mia anima d’uomo”  (2011).

© Riproduzione riservata

Condividi questo Articolo