Il rapporto complicato con la famiglia, l’assenza della mamma: nel suo brano il cantautore svela la sua tormentata adolescenza. Ma in realtà Gianluca fa introspezione: oggi è lui il papà di quel talento dannato che 28 anni fa conquistava Sanremo con Destinazione Paradiso
Perdono. E’ il concetto che esplode con forza dal brano che Grignani canta a Sanremo. Un testo intimo, personale, nato da una scena che il cantautore ha vissuto anni fa, quando il padre all’improvviso gli telefonò per chiedergli se, quando fosse morto, sarebbe andato al suo funerale. “Spaccando in due il silenzio – Con uno squillo del telefono – Ciao sono papà – Come va Gianluca? – Ma no che non sto male – Ma quando accadrà – Tu verrai o no al mio funerale?“.
Il rapporto tormentato e la liberazione
Una scena che evidentemente ha toccato la sensibilità di Grignani, tanto che, a distanza di anni, è lui stesso a definire questo suo pezzo come “il più bello che io abbia mai scritto”. Una poesia più che una canzone, una transizione, un momento di passaggio e di introspezione che sicuramente rende onore all’uomo e all’artista Grignani. Oggi sembrano lontani anni luce gli insulti per la sua apparizione sul palco dell’Ariston dell’anno scorso. E questo spazio tra una performance e l’altra esiste perché l’artista ha compiuto un percorso. Un percorso evidentemente faticoso, ma che lo ha portato a concepire il concetto di perdono per suo padre.
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Ma Grignani in realtà parla a se stesso
Una poesia, più che una canzone: non è un caso che nella prima serata del Festival i due testi che hanno trovato più apprezzamento tra le critica sono proprio quello di Grignani e quello di Coma Cose che, come hanno ammesso i due autori, affronta una storia che li vede protagonisti. Ma quella di Grignani oggi apre anche un altro varco temporale: era il 1995, ventotto anni fa, quando tra le nuove proposte fece il suo esordio un giovane talentino toscano. Quello che poi diventerà a tutti gli effetti uno dei più cristallini cantautori italiani, esordiva sul palco dell’Ariston con “Destinazione Paradiso”. Anche quel giovane Gianluca ha compiuto un percorso: tormentato, difficile, fatto di alti e bassi. Un percorso che oggi Grignani porta a compimento, perdonando suo padre e quindi aprendo la sua coscienza. E’ come se, per qualche strano concetto, oggi Grignani fosse il padre di quel giovane talentino del 1995: oggi lui perdona suo padre, e allo stesso tempo parla a se stesso interrogandosi su come è cambiato il suo rapporto con il Gianluca del 1995. “In mezzo a chi finge cordoglio, sarò il tuo orgoglio, questa canzone te la canto adesso, perché tu sappia che ti amo lo stesso”.
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