“Se non fossi intervenuto, mia figlia oggi sarebbe morta“. Le parole del padre di Britney Spears. Per la prima volta il “padre-tiranno” della pop star parla in pubblico in un’intervista al “Mail on Sunday”, dopo la fine della custodia legale che ha tenuto in gabbia sua figlia per 14 anni.
Jamie Spears, dopo le accuse della stessa Britney e l’ira scagliata dai milioni di fan della star, si è difeso, spiegando di amare sua figlia, “con tutto il cuore e con tutta l’anima”. Ma come avrebbe potuto affermare il contrario?
Britney Spears: la libertà dopo 14 anni di “prigionia”
Jamie Spears 14 anni fa, dopo un paio di collassi nervosi della star sotto i flash dei fotografi, era riuscito ad ottenere la tutela legale della figlia, provvedimenti che in genere sono riservati a persone molto anziane o non più in grado di intendere e di volere, mentre Britney lo era fin troppo. L’unica cosa di cui aveva bisogno, era di aiuto. La battaglia legale della pop star per liberarsi alla Conservatorship era culminata un anno fa a novembre quando un tribunale di Los Angeles aveva dichiarato illegale la tutela. Fu lì che Britney per la prima volta dopo anni aveva avuto accesso a una carta di credito, e alla libertà.
Jamie ha riferito al tabloid britannico di non voler rivelare tutti i retroscena, per non far precipitare Britney “in un buco nero” peggiore di prima. “E’ stato un inferno, ma non so se senza la tutela sarebbe ancora viva. Per proteggere lei, per proteggere i suoi figli la tutela era un ottimo strumento. Senza, non so se li avrebbe avuti indietro“, ha detto a proposito di Preston e Jayden Federline, i due figli adolescenti che Britney ha avuto dall’ex ballerino Kevin Federline, con il quale vivono da anni.
Il 2007 nero di Britney: testa rasata e ombrellate
Il 2007, fu l’anno del suo periodo più buio: il divorzio da Federline, la perdita della custodia dei figli e i continui ricoveri in rehab per abuso di droghe, il tutto coronato dall’assedio perenne, continuo e costante, dei media e dei paparazzi che non le lasciavano respiro. Molti ricordano bene quel 2007, storiche le foto di Britney mentre si rasa a zero i capelli in un parrucchiere di Los Angeles e mentre prende ad ombrellate la macchina di un paparazzo. Fu allora che venne istituita la tutela legale che, inizialmente doveva essere temporanea, ma che in realtà è durata ben 14 anni.
Il controllo delle finanze il “tour de force” di Britney Spears a Las Vegas
Jamie a quel punto aveva ottenuto il controllo completo sulle finanze di Britney e su tutte le decisioni relative la sua carriera, in cambio di un compenso di 10 mila dollari al mese. Jamie non sembra pentito, anzi, sostiene ancora che, grazie al suo intervento, gli asset della figlia si siano moltiplicati: “Era in bolletta. Ma abbiamo lavorato, e anche lei ha lavorato, per rimettersi in piedi economicamente”. Negli anni della tutela legale la Spears ha pubblicato quattro album e per due anni è stata ‘star in residence’ a Las Vegas: un tour de force che l’ha salvata dalla bancarotta ma che, è emerso nel corso dell’azione legale, ha avuto un costo pesante sul suo stato fisico ed emotivo.
La libertà di Britney
Dal 12 novembre 2021, grazie anche al movimento “Free Britney” dei suoi milioni di fan che hanno manifestato a suo favore, la principessa del pop è libera di gestire se stessa, le sue finanze (di circa 50 milioni di dollari), la sua carriera e la sua vita privata. Infatti poco dopo la sentenza non ha perso tempo ed ha sposato, dopo sei anni di relazione, l’iraniano Sam Ashgari, 12 anni più giovane di lei.
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