Un tempo simbolo della televisione italiana, capace di attirare milioni di spettatori al pari di un’edizione del Festival di Sanremo, Miss Italia si trova oggi in un momento di profonda crisi d’identità. Netflix esplora questo profondo malessere con il documentario Miss Italia non deve morire, disponibile dal 26 febbraio 2024, diretto da Pietro Daviddi e David Gallerano.
L’opera propone un viaggio tra i fasti di un passato glorioso e le difficoltà di un presente incerto. Al centro della narrazione c’è Patrizia Mirigliani, figlia dello storico fondatore Enzo, che da anni si batte per preservare il concorso, cercando di adattarlo ai tempi moderni senza snaturarne l’essenza.
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Miss Italia non deve morire, la richiesta accorata di Patrizia Mirigliani
La reginetta italiana ha sempre avuto una rilevanza a livello nazionale, tra gioie e dolori raccontati alla stampa. È recente la notizia di Miss Italia 2023 minacciata di stupro.
“Anni fa facevamo gli stessi ascolti del Festival di Sanremo“, ha raccontato davanti le telecamere la patronne della manifestazione nostrana. Però, l’attualità è piuttosto diversa: in un’epoca in cui la condizione della figura femminile e i cambiamenti sociali dominano il dibattito pubblico, l’evento fatica a trovare il proprio spazio.
Il documentario intreccia la storia personale di Patrizia con un’analisi più ampia sulle trasformazioni della società. Attraverso filmati di repertorio e interviste ai protagonisti di quegli anni, ripercorre le tappe fondamentali del concorso, dalle selezioni regionali ai grandi finali televisivi. Il prodotto audiovisivo non si limita a celebrare un passato dorato, ma affronta con coraggio le contraddizioni di un format che oggi appare anacronistico, soprattutto alla luce delle crescenti richieste di inclusività e parità di genere.
Miss Italia non deve morire pone una domanda cruciale: un concorso di bellezza può ancora rappresentare un valore culturale e sociale o è destinato a rimanere il resto di un’Italia ormai superata? Pur senza fornire risposte definitive, la nuova fatica di Netflix apre una riflessione importante, invitando lo spettatore a interrogarsi sul significato e il futuro di una celebrazione che ha segnato la storia del costume del Bel Paese.
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