Ieri sera si è svolta a Los Angeles la premiazione degli Emmy Awards, i più importanti premi della televisione americana. Una vetrina per artisti emergenti ma anche una possibilità per i grandi del mondo dello spettacolo di dimostrare il loro valore e soprattutto il loro talento. Lo ha dimostrato primo tra tutti Elton John che, con la vittoria dell’Emmy per il miglior evento speciale grazie al suo Elton John Live: Farewell from Dodger Stadium, è entrato nella storia delle celebrità americane come diciannovesimo EGOT, ovvero un artista che nella sua carriera si è aggiudicato un Emmy, un Grammy, un Oscar e un Tony Award.
Tante celebrità, tanti abiti, tanti gossip e tante polemiche che hanno reso la serata un tripudio, con ascolti da urlo e vittorie più che acclamate. L’orgoglio nostrano non è mancato neanche in questa serata, grazie alla presenza tra i candidati di ben due nomi tutti italiani: sia Sabrina Impacciatore che Simona Tabasco si sono infatti aggiudicate una candidatura come migliore attrice non protagonista nella famosissima serie The White Lotus. Nessun premio per loro, ma l’orgoglio e il successo rimangono, e non possono essere cancellati dalla loro sconfitta.
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Il trionfo di Succession e The Bear
Anche in questa premiazione, così come ai Golden Globes, la serie tv The Bear ha scalato tutte le classifiche aggiudicandosi un numero di premi impressionante: Miglior serie comica, Miglior attore protagonista in una serie comica (Jeremy Allen White), Miglior attore non protagonista in una serie comica (Ebon Moss-Bachrach), Miglior attrice non protagonista in una serie comica (Ayo Edebiri), Miglior regia per una serie comica, Miglior sceneggiatura per una serie comica. Sei statuette che hanno incoronato il talento e l’ambizione di un gruppo di artisti che ha creduto in un progetto e lo ha portato al suo compimento.
Anche Succession porta a casa sei trofei, diventando la serie tv drammatica più premiata: Miglior sceneggiatura per una serie drammatica, Miglior regia per una serie drammatica, Miglior attore non protagonista in una serie drammatica (Matthew Macfadyen), Miglior attrice protagonista in una serie drammatica (Sarah Snook), Miglior attore protagonista in una serie drammatica (Kieran Culkin) e Miglior serie drammatica.
La premiazione più iconica della serata è stata proprio quella di Kieran Culkin che nel suo discorso di ringraziamento si è rivolto a sua moglie chiedendole un terzo figlio: “Grazie, per aver condiviso la tua vita con me e per avermi dato due bambini fantastici. E Jazz, ne vorrei un altro. Avevi detto forse se vinco… e ho vinto“. Un discorso di ringraziamento forse un po’ troppo personale. Alla fine quel “Beccati questo, Pedro!“, rivolto a Pedro Pascal dopo la sua vittoria ai Golden Globes non era nulla in confronto alla battuta di ieri sera.
Le altre vittorie della serata
Non solo The Bear e Succession, ma anche tanto The White Lotus che pur portando a casa una sola statuetta, grazie alla straordinaria interpretazione regalataci da Jennifer Coolidge, rimane tra i protagonisti della serata. C’è chi polemizza, parlando di furto di premi più che meritati dal quasi perfetto prodotto televisivo, purtroppo schiacciato dal colosso di The Bear.
Una menzione speciale va a Quinta Brunson che ha vinto il premio di Miglior attrice protagonista in una serie comica per la serie Abbott Elementary, diventando la prima donna nera a vincerlo negli ultimi trent’anni. Un traguardo storico, che però dovrebbe far riflettere le giurie statunitensi, troppo abituate al protagonista bianco.
I momenti salienti degli Emmy Awards
Nella serata dei premi per le migliori serie tv americane non poteva mancare il tributo a uno degli attori che ha partecipato alla scrittura della storia della televisione americana. Matthew Perry, il celebre Chandler di Friends, venuto a mancare lo scorso 28 ottobre, è stato ricordato e celebrato sul palco del Peacock theatre di Downtown a Los Angeles.
Tre cantanti sul palco hanno dapprima intonato il brano «See you again» di Whiz Khalifa, ma nelle battute finali l’esibizione hanno cominciato a cantare «I’ll be there for you» dei The Rembrants, sigla della nota sit-com «Friends», mentre sullo schermo alle loro spalle è stata proiettata una foto di Matthew Perry. Un momento di profonda commozione nei confronti di un uomo, oltre che un attore, che ha lasciato per sempre la sua impronta nello Showbusiness americano.
Meno commovente e un po’ più scioccante è invece un post di Sabrina Impacciatore che, la sera prima della cerimonia, ha avuto un piccolo contrattempo col suo abito. A quanto pare la taglia non era giusta o l’abito era stato confezionato con qualche imperfezione, fatto sta che l’attrice ha dovuto richiedere l’intervento immediato di un sarto, messicano ci tiene a specificarlo, che potesse salvare la sua situazione disperata. Il dettaglio più esilarante? Mentre il sarto lavorava a ritmi disperati, Sabrina Impacciatore stava mangiando con gusto una coscia di pollo. Inutile dire che il video pubblicato dall’attrice è diventato in poco tempo virale.
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